domenica 3 giugno 2018

Poveri nomadi

Poveri, poveri, poveri nomadi nessuno che prenda le loro difese, "non li vogliamo": ma si possono non-volere le Persone?? E si usano vocaboli come "ruspe" o "bonificare" che non dovrebbero trovare spazio sulla lingua quando parlasi di esseri umani, con tutti gli innegabili problemi che queste etnia disgraziata, forse fra le più disgraziate del mondo genera ed ha nel 21 secolo, ancora in giro per l'Europa e non solo, con i carri che sono diventati roulotte o camper, sinti, rom, romanì, la gente non sa nulla, non capisce un cazzo, né è interessata a saperne presa com'è da problemi propri perché difficilmente queste tipologia di esseri umani piazzano i loro famigerati campi in zone di pregio ma vanno, quasi attratti direi, vanno nei luoghi degradati già prima del loro arrivo o chissà forse vengono loro indicati oppure hanno un feeling millenario con le zone periferiche, "nafta, telai, ciminiere corrose", dove c'è degrado, lì puoi trovare i nomadi e loro stessi sono degrado, scarti, "mundezza" per gli amici che benpensano come direbbe l'immenso Frankie Hi Nrg. Prendete i Mutoid, inizialmente visti con sospetto e diffidenza che ricambiavano e alla fine essendo artisti pur vivendo mutatis mutandis in modo non molto diverso dai Rom e Sinti per scelta non per tradizione, si sono affrancati ed hanno oggi un posto al sole e fanno opere da MoMa per me. Ma con in nomadi... "per carità, aria!", nessuno dico nessuno li può vedere. E non a torto per certi versi perché mente chi neghi che zingarelle circondano la vecchietta e con la mano morta la derubano, questo è! Ma non è per quello che la gente non li può vedere, e per i loro modi rustici, frugali, primitivi, rammento da bambino erano fortissimi, cresciuti all'aria aperta, selezionati alla nascita, cresciuti a calci nel culo perché comunque è innegabile che sia una microsocietà molto indietro, se così si può dire, rispetto ai nostri standard, sono gli italiani dell'800 che prendevano a tozze i bambini, e gli uomini menavano d'abitudine le donne etc.etc.etc. Insomma a differenza dei loro "cugini" ebrei (che pure a dispetto di quanto si dice sono un'etnia che non ne vuole sapere di mischiarsi con le altre e perdere le proprie radici) dalla distruzione del Tempio ad opera di Vespasiano dal 70 d.C vagano per il mondo, gli zingari che pare provengano dall'India XVI secolo, perseguitati esattamente come gli ebrei prima dalla Chiesa e dopo dal Nazismo, e storicamente emarginati come ben si sa (sintetizzo alla grossa) e che a detta di 9 su 10 "cospirazionisti" dominerebbero il mondo (noi ci accontentiamo di dire che dominano media, cinema, giornalismo, cultura...) e che tipicamente si interessano per questioni antiche che non richiamo, di Finanza, i "zinghen" come si chiamano a Rimini, non trovano pace e sono stati investiti pure loro da un'ondata migratoria di "romanì" messi peggio di loro e si trovano in un'Italia oggi con molti problemi poco incline al pietismo che non sia quello verso i migranti (che invece piacciono alle istituzioni, chissà...); quindi questo popolo senza terra (che a me ricorda quello che facevano i Terramaricoli, chi vuole approfondisca), che in fondo interpreta la nostra origine umana comune che è NOMADE, non trova pace, e l'Europa dovrebbe affrontare la questione non cacciandoli (brutta parola!) cosa risolvi dalle Befane alla Questura-Lago ai comitati "anti" etc- etc. etc.?
 M. A.