giovedì 28 giugno 2018

CS Confesercenti Santarcangelo

Confesercenti ringrazia l’amministrazione per la risposta al nostro comunicato che dimostra l’attenzione per la problematica sollevata e si dispiace che sia stata intesa come una critica o uno scontro, come riportato dalla stampa. Negli incontri del novembre 2014 sull’urbanistica erano già state fatte delle osservazioni da parte nostra su quanto prospettato, ma solo ora i nostri associati apprendono quello che l’amministrazione ha deciso presentandolo sulla stampa e quindi quello che potrà diventare l’asse della via Emilia. L’economia prodotta dal fare commercio è in continua evoluzione e purtroppo le cose cambiano rapidamente. Ora venire a conoscenza di quanto prospettato, in un momento di dilagante criticità del comparto, porta poi i nostri associati a manifestare il proprio disappunto avanzando dubbi e punti di vista. Confesercenti è dell’idea che anche dando la possibilità all’apertura di spazi da 250 mq fino a 1500 mq non verrà comunque azzerata la forza attrattiva dei grandi centri commerciali vicini, sia per la vasta gamma di prodotti sia per i prezzi più vantaggiosi. Chi si fermerà la fare spesa lungo la via Emilia difficilmente poi farà tappa in centro. Inoltre per le strutture commerciali non è possibile prevedere a quale tipo di attività e prodotti dare spazio. Vale quindi la pena di collocare sul territorio altre strutture commerciali visto che ce ne sono già tante di situazioni con le stesse caratteristiche a disposizione, alcune mai utilizzate ? Perché non creare situazioni diverse, magari dedicate allo svago, allo sport, espositive, di servizio od altro per arrivare comunque ad una rigenerazione urbana? Il commercio santarcangiolese la propria “forza” la esprime con la capillare e variegata offerta del centro storico che da sempre ha caratterizzato la nostra realtà, diversa da quelle limitrofe e che chiede attenzione per non rischiare l’indebolimento che inevitabilmente può causare desertificazione ed abbassamento della qualità della vita di quanti vivono, lavorano e frequentano la nostra città. In centro ne sono rimasti pochissimi di negozi di vicinato per la spesa quotidiana, stanno resistendo con grande fatica, a pochi passi dalle residenze. Questi garantiscono un servizio sociale insostituibile e puntuale, consegnano anche la spesa a casa dei clienti anziani, non automuniti e soli e accettano il saldo del conto a fine mese. Non entriamo nel merito nel rapporto sull’economia del 24 maggio scorso di Unioncamere che ha trattato esclusivamente la ripresa delle attività produttive, dove tutti gli intervistati hanno però affermato di preferire Santarcangelo, per il loro insediamento produttivo, anche la vicinanza e l’offerta del favoloso del centro storicocommerciale, un valore aggiunto per la propria azienda. Il questionario di Confesercenti che ha raccolto i dati dei commercianti, presentato all’Amministrazione nel novembre del 2017, indica quali invece potrebbero essere gli interventi per una più facile fruizione del centro commerciale naturale di Santarcangelo. Migliorare la viabilità, segnalare meglio i parcheggi gratuiti per le soste lunghe, portare a termine il progetto del parcheggio multipiano Suor Angela Molari, abbassare la spesa per la sosta minima, attrezzare il centro con parcometri tecnologicamente avanzati, istituire un servizio di navetta che collega i vari punti strategici della città, ricercare un dialogo con i proprietari per calmierare gli affitti dei locali, collaborare con l’Associazione che riunisce i commercianti che si è sempre dimostrata propositiva e necessaria nel proporre l’animazione e promozione. In definitiva l’obiettivo dovrebbe essere il preservare e valorizzare quello che abbiamo, un centro commerciale naturale dove, a fianco di una buona offerta ristorativa vi sono validi esercizi pubblici ed accoglienti sistemazioni alberghiere, negozi dove troviamo quasi tutte le merceologie e dove ancora capeggia il valore umano dei cordiali rapporti con le persone, in un borgo medievale sempre animato da eventi, che ha molto da offrire in termini di cultura, tradizioni e che rappresenta un modello vincente invidiato, che altri borghi cercano di imitare. 
Santarcangelo di Romagna, 28 giugno 2018 Il Consiglio di Presidenza Via Montevecchi 17– 47822 SANTARCANGELO DI ROMAGNA -RN