venerdì 1 giugno 2018

Terza Repubblica

In un paese leggermente normale se due forze politiche uscite largamente premiate nella consultazione elettorale trovano un accordo, il governo si fa. Niente e nessuno può impedirlo. Qualsiasi atto contrario sarebbe..punito. Difficile catalogare il nostro tra i "normali". Un passato orribile, con quattro premier mai eletti, ma solo indicati dal Colle di turno ed il presente turbolento con l'intera stampa del fallito regime + dagospia che gufano il fallimento dell'unico governo possibile. Basterebbero queste osservazioni per tifare un governo..Conte. Il dazio da pagare è Savona al..turismo europeo? Onoriamolo, tanto fa tutto Gnassi. Ottantotto giorni della diciottesima legislatura sono un antipasto indigesto per le "prefiche" del Pd. Dai due adoratissimi conduttori di Caterpillar, ai tanti Jovanotti sparsi per il web o pagati con il nostro canone. La rivoluzione sarà uno degli spettacoli più belli delle prossime settimane. Ai mondiali non ci siamo andati, ma la fuga piddina dai posti di comando è uno sceneggiato da Netflix. Molto meglio dell'ennesima riedizione della Notte dell'Alcol. Perchè tenete nascosto un genio come Calenda? La rabbia si trasforma in acida derisione. Occorre l'esorcista per Samu Zerbini. Vengono ricordate le cazzate lanciate dai due vincitori. L'enciclopedia a cinque stelle è universale. Siamo passati dal braccio di ferro che portava alle elezioni, a Savona riciclato in qualche altro dicastero. Nell'attesa avevano imprigionato a Castel S.Angelo una persona competente come Cottarelli, reduce dallo riuscitissimo spending rewiev. Al Partito di Renzi rimangono solo gli sperticati e sospetti elogi per Mattarella, notoriamente inviso (ricambiato) al bulletto. Gigetto richiamato da Grillo, l'unico politico del Movimento, ha corso il rischio di tornare sugli spalti del S.Paolo, in eterna ristrutturazione. Salvini è passato, dal troglodita del nord, a gigante della strategia politica. La mandria di nani lo agevola, ma non ha sbagliato una mossa. La cosa che mi turba è che la fiducia al governo cancellerà il ricordo delle settimane più buffe e tragiche della nostra recente storia. Non si dimetterà nessuno. La Presidente degli Albergatori ha respirato di sollievo, deve solo trovare una scusa migliore delle elezioni mancate. Avete notato che per le Borse sono più importanti i "dazi" di Trump dell'età di Savona?
PS Un Te Deum non si nega a nessuno. Quello per il Pd è tragicomico.
PS1 Il ministro per il Sud, senza la Cassa, potevate risparmiarlo.