mercoledì 11 novembre 2020

I Cavalli del Palio di... Rimining

Sembra di assistere alla corsa del Palio di Siena. I cavalli (magari non sono proprio equini da corsa ma da mezzo trotto), sono frementi e trepidanti sulla linea del canapo. Il mossiere aspetta che siano allineati secondo l’ordine. Ad un suo gesto l’equino dell’imbrocco, che ha il vantaggio di entrare con la rincorsa, si getta nella mischia e il più delle volte prende la testa della corsa. Ha il vantaggio della sorpresa. Infatti come si dice: “ chi mena per primo mena due volte”. Il Principe Niassi lo Splendente pensava di avere per le mani come fantino Aceto e Ribot come cavallo. E invece… In questi anni ha steso “tappeti persiani” in favore dell’amato Delfino jamil, il vecchio compagno di liceo con il quale condivideva la passione per la storia dell’antico Egitto. E lo aveva già rivestito dei colori del sacro Borgo di S. Giuliano (detto ora il Borgo della passerella dei Gnassi). Insomma l’uomo che sussurrava ai cavalli, colui che fece parlare il Castello con il Teatro, il Lungomare più bello del Mondo con il tubone del merdone in mare. Colui ch’è Rimining (quel puntino sull’Adriatico…ecc ecc.). Colui ch’è Friburgo. Quello della pacca sulla spalla. Quello a cui può uscire qualche innocente bestemmia perdonata dalla curia. Egli che è qualche passo di danza al Gay pride… insomma Lui, il Principe, il quale è intriso di tutte le patacate proprie di ogni vero romagnolo, rischia di vedere svanito il sogno di portare jamil, vincitore del Palio di Rimining a salire vittorioso la scalinata del Palazzo del Podestà tra due ali osannanti di popolo festante. . Il “mossiere” zio Melucciov, il tenutario dei segreti del Partitone, l’ultimo vero rappresentante del Politbjuro riminese, ha “schiaffato” con mossa repentina detta della “variante” bolscevica, la sua fantina prediletta la Petite Emma’, in testa alla corsa. Si dice che ciò abbia provocato un vero “sturbone” nello stomaco del Principe, il quale già aveva programmato tutta una serie di investimenti e migliorie da “suggerire” al nuovo sindaco da lui voluto, il buon Jamil. Nella galassia piddina si sta consumando quindi uno psicodramma vero e proprio. Per proseguire e vincere la corsa nei prossimi giorni vedremo chi saprà tirare fuori i giusti attributi. Iury Magrini (che solamente a pronunciare il nome si sente fischiare il vento della steppa), ha già dichiarato di non conoscere Jamil. Il segretario provinciale Filippo Sacchetti in Alice Parma si è espresso con la famosa frase del levantino del film Mediterraneo.. io non zo (io non so). Il segretario comunale Alberto Vanni Lazzari invece replicando a Sacchetti ha detto… io non zo perché tu non zai ( io non so perché tu non sai). Gli iscritti, i simpatizzanti, le sardine sotto sale… che non zanno un c… (che non sanno un cavolo), aspettano l’imbeccata per capire a chi applaudire. Insomma il solito psicodramma piddino che finirà nella solita farsa della festa in piazza per festeggiare il nuovo Sindaco, il quale alla fine servirà a salvare la capra e i cavoli dei soliti noti… questi zi che zanno (questi sì che sanno). 
P.S. L’OPPOSIZIONE, dalla cena di Montefiore, NON PERVENUTA… questi zanno o non zanno?! (questi sanno o non sanno?!). 
 Don Camillo