domenica 15 novembre 2020

Il Semestre Bianco

Sembra che in primavera si possa votare a Rimini, sempre che...Tra meno di sei mesi finirà il semestre bianco ed il regno di Gnassi. Nessuno ha usato il potere personale e politico come lui. L' assenza dell'opposizione che non fa notizia, nemmeno quando appaiono gli scambi amorosi con poltrone, associazioni e..proroghe, ha consentito il tranquillo regno. C'è stato uno scivolone giudiziario che avrebbe annientato almeno 5 leghisti, sembrava perfino una associazione per delinquere, ma il tempo concede perdono e prescrizione. Dei facilitatori non parliamo. Poi ci sono i ciellini che meritano un discorso a parte. La loro innata vocazione li costringe, pena sparizione, a stare con chi governa, lo fanno però con religiosa discrezione. Un mandato lungo dieci anni. La prima parte è stata quasi trionfale, la seconda meglio. L'accompagno dei due giornali e blog è stato scandaloso. Hanno inventato di tutto, perfino il thrilling di un dossier con spie a comando. Momenti squallidi. La gestione ha goduto di un comandamento osservato nel seminario riminese: l'immagine. Una cura meticolosa, seguita dalla troupe mediatica con precisione. E' stato immortalato in tutte le pose, alcune arcobaleno. La scelta della giunta è lo specchio delle mie brame. Lo dimostra la simpatica querelle che si sta animando tra lui e Melucci, a colpi di blog e Carlino. La prima parte della legislatura viene caratterizzata dalla consegna nelle mani di Ermeti, l'albergatore che si crede Piano, la redazione di una raccolta di disegnini, figurine, slide chiamata Rimini Future. Fallito questo tentativo pianificatore da lungomare, si è anche cimentato con gli stessi risultati, nella soluzione della Questura, ricevendo ..rifiuti. Ha operato anche nel Triangolone, con esiti nemmeno narrabili. Ha invece realizzato con successo la Toilette degli Sposi, un servizio indispensabile sulla palata. Terminato il Teatro, dopo 40 anni, lo ha accompagnato con il Castello, dialogante di notte. Il Trc viene inaugurato, ma le colpe che hanno provocato la fortuna di Riccione, non sono esclusivamente sue, benevolmente le ha lasciate a Santi. Nella sua instancabile opera, ha seviziato il Centro Storico dai parcheggi, spostandoli miracolosamente dall'altra parte del Ponte, profittando delle passerelle. Un Borgo diventato talmente Fortunato che Santini stravede per lui. Vigono leggi e dehors particolari. Dobbiamo dire che il riassunto delle cose fatte è breve. Le colonie per rispetto verso la sovrintendenza sono rimaste come le ha trovate. Purtroppo ha preso di mira le periferie. la concomitanza con il covid ed i lockdown del suo governo, le trasformano in martiri della sopportazione. Nonostante il Carlino, pazzo del Sindaco, trovi cittadini che lo acclamano. Un monumento alla me..sparata al largo ma spalmata su tutte le bollette da Hera, beneficiaria anche del progetto dal costo misterioso. Potevano regalarcelo con quello che guadagnano dai nostri rifiuti. Dieci anni in politica sono un secolo. La sua corte si è trasformata in corrente dal pensiero unico. Il suo. Collaboratori preparati avrebbero creato ombre e scatenato le famose sbroccate. I grandi problemi sono intatti, con la mobilità diventata quasi una battuta scherzosa. Il futuro, per chiunque lo affronterà, sarà durissimo. Sono saltati gli antichi punti fermi della nostra industria. Parlare di turismo porta iella. Dovremo ripartire da quasi zero, nemmeno da tre. Abbiamo smarrito anche il dovere, il gusto della partecipazione. Sostituita da laudatores professionali. Civivo al posto dei quartieri. Difficile stabilire da dove partire nella ricostruzione del tessuto sociale. La programmazione, conoscenza e scienza sono slogan accattivanti. Cartelli, fila dritto e Rimining. Pochezze, pensieri corti che abbracciano anche i partiti. Esiste una maggioranza, un pot-pourrì di liste popolate da tutte le razze politiche e sindacali. Il suo partito, non lo racconta mai nessuno, è in minoranza assoluta, ma riceve costanti aiuti e perdoni curiali, corre un pericolo che ha già annusato. A Rimini i garantiti sono minoranza indesiderata. La nostra città ha una composizione sociale pericolosa per il Pd, lasciato da Gnassi. Finora le categorie che lavorano e rischiano si sono fatte trascinare per comodità e vigliaccheria spicciola, verso il governo. Si stanno ribellando. Questa è la paura che corre sul filo del Carlino. I primi esempi, con qualche errore dovuta all'ingenuità, sono stati incoraggianti. Tocca al resto del cds, con un invito: lasciate il Banana ai suoi ..Vivendi.