lunedì 9 novembre 2020

Partita a Scacchi

La Petitti è la Regina, poi ci sono i cavalier serventi di Chiamami Melucci ed infine, nello scacchiere, compare, sullo sfondo il Re di Rimini, Ristoratore del Borgo Fortunato. Una Partita a Scacchi che avrebbe come premio un Sindaco. Si gioca, come tutto in questo paese, sulla rive piddine, il resto è trumpismo. Un partito al 20 scarso, comanda, concede voti e permessi, Biden sta avendo lo stesso trattamento. Un Casini all'americana, modesto personaggio, senatore dal 1973, cattolico osservante senza un corredo di mogli, è diventato presidente della nazione più potente, ma lavorerà con Conte. La propaganda di regime non cita che la vittoria è stata risicata, nonostante fosse in vantaggio di 15 punti e che il senato sarà repubblicano. Torniamo a Rimini. La Petitti si è candidata alla carica di Sindaco, con uno straccetto di programma, in cui Nanà ha inserito tutto l'armamentario obbligatorio per un democratico. Non ha citato però i monopattini. La candidatura ha sorpreso il mondo piddino che ruota attorno a Gnassi. Le voci che si rincorrono partono dalla "incazzata" del segretario facente funzioni, fino alla contrarietà della giunta e (giustamente) del delfino Jamil. Quali sono le ragioni di uno strappo non concordato con Bonaccini? Impossibile pensare che l'ideologo Melucci abbia commesso un errore strategico. La mia impressione è che abbia voluto "stanare" Gnassi. O risponde con proposte alternative o tace per sempre, consolato con la vice-presidenza della Fiera, visti gli ultimi successi borsistici. Bologna ci prende anche con il capitale dimezzato. L'ambizione di condizionare la scelta del successore, in questo caso verrebbe vanificata. Melucci tratterà la soluzione con la corrente sindacale, ma distribuisce le carte e la giunta. Ricordo che fece a pezzi anche un gigante come Chicchi, padrone assoluto del Comune e Pds. Una partita a scacchi tra Melucci e Gnassi, la mossa del cavallo Magrini è stata la richiesta delle primarie, noi partiamo con la Petitti, se a te, caro Andrea, non sta bene, proponi l'alternativa. Sanno benissimo che su questo tavolo il competitore è pericoloso. Nel caso il Sindaco uscente proponesse un suo candidato significa avviare la conta con il rischio di perderla. La Petitti rappresenta il vecchio partito, in cui lo sponsor ha forti agganci. Difficile trovare un kamikaze che corre per perdere. Va infine sottolineato che Gnassi non avrebbe più alibi o ragioni per fare la sua lista di disturbo. Anche il più fesso dei votanti lo contesterebbe. Una mossa  per mettere fuori gioco l'avversario, costringendolo a scegliere. Cosa poco gradita al Sindaco, preferisce salire sul carro del vincitore. Ha fatto più viaggi del metromare. Se lo scenario corrisponde è evidente che la carriera politica di Gnassi è finita. Non credo abbia bisogno di "ristori".