domenica 1 novembre 2020

Chiamami Melucci

Nella propaganda sfacciatamente, scandalosamente piddina, ci sono singolari distinzioni correntizie. Chiamami Città è gestita (politicamente) da Melucci, nemico storico di Gnassi, Le altre fonti (?) d'informazione sono controllate dalla mano autorevole di Fabrizio Bronzetti, l'uomo che sussurra ai sindaci. Ho letto Today, supera tutti nell'adulazione. Fatta questa premessa, ti aiuta a capire la musica della banda che suona il rock del sindaco, occorre sottolineare che Chiamami Melucci ha fatto della manifestazione una ricostruzione quasi distratta, dando più spazio alle ballerine, anche loro protestanti. Segnale da decifrare. Il terrore corre sulla lista che può nascere. Ci saranno i soliti tentativi per un aborto con la pillola dei due giorni dopo. Non s'aspettavano di vedere in piazza il Mondo di Gnassi, la moltitudine che lo ha incoronato. Nel resoconto non è mancato il riferimento alle forze dell'ordine che, conoscendo benissimo i manifestanti, se ne stavano tranquilli ad aspettare la fine della pacifica protesta. Fatta benissimo, condotta con una sottile regia da discoteca, mancava la musica, sostituita dalle parole degli imprenditori. Atti d'accusa per il governo, nel regno gnassiano in scadenza. Se sono liste fioriranno. Paesani, Lanzetti e Dalla Vista, l'albergatore che osò sfidare la Rinaldis, formano una squadra pronta per essere votata. Una eventuale lista sarebbe il colpo che mette il Pd in castigo. Ci saranno e ci sono le pressioni per mantenere il regime com'è, Carlino compreso. Noi dobbiamo impedirlo. 
PS Secondo l'house organ di Melucci, la manifestazione è stata fatta per essere ricevuti dal mio Morollino. L'unico che presidiava il Palazzo.