giovedì 12 novembre 2020

Le Brigate del No

Il Corriere di Gnassi, ha pubblicato una serie di articoli sulle minacce rivolte al Sindaco di Rimini, estese anche ai colleghi di Ferrara e Ravenna e naturalmente Bonaccini. Credo che Curcio, Negri e la compagnia delle "vere" Brigate denunceranno i nuovi per appropriazione indebita del tragico marchio. Francamente sembra l'occasione per qualche titolo sul giornale od esasperare il clima terroristico. Non è lo stesso che volevano incutere i brigatisti. Erano o si proclamavano nemici dello stato, noi siamo rinchiusi per incapacità del governo. Non è ancora arrivato il tempo di un esame di coscienza su cosa abbiano rappresentato alcuni movimenti in quel periodo, sembra ci sia stata una "prescrizione" gradita a tutti. Collegamenti, finanziamenti, provenienze, interessi. Sono rimasti i morti da commemorare, non tutti. I conti con il passato dovrebbero produrre un futuro migliore. Facciamo fatica a pensare cosa succederà dopo il prossimo inevitabile decreto per la cromatura rossa. La scelta dei colori è ridicola come il governo. Dobbiamo sconfiggere un virus che sembra più furbo dei cinesi, con virologi da vetrina. Certo che hanno selezionato bene i pipistrelli. Il Corriere di casa, ha pubblicato la lettera delle minacce. Volutamente, scientemente, scritta da presunte brigate del negazionismo. La totale ed indiscussa solidarietà, permette di nutrire dubbi sulla cristallina provenienza. Devono avere un "nemico" è il turno dell'affollamento. Tranquilli si voterà solo per corrispondenza, vincono per lettera.