martedì 10 novembre 2020

Il Compagno Gnassi

Il compagno Gnassi ha invocato la centralità del partito, usando il segretario, come fosse nel comitato federale. Ha cercato riparo ed aiuto per sconfiggere la candidata di Melucci. Rimini 2.0, in possesso di gole diverse, scrive che il manovratore non è solo ma sono in tanti che vogliono sconfiggere l'uomo solo al comando. Davvero bizzarra l'uscita di Gnassi. Segnale di debolezza che segnaliamo al Carlino. Fin dai tempi della fgci aveva visto l'apparato come inutile orpello. Ricordo i manifesti per la candidatura in regione con la giovanile figura al centro ed in un angolino il simbolo. Poi ha cancellato anche l'angolino. Era il partito che lo doveva seguire nella sua avventura riminese. La mancanza di una opposizione decente ed i giganti mancati che lo circondano, hanno permesso ad un ego smisurato di montare come la panna. Atteggiamento diventato legge cittadina. Lungi da me difendere il Pd, ma se lavori per dieci anni svuotandolo da ogni parvenza, sostituendo anche i quartieri con i domestici civivo, non puoi lamentarti se Melucci e..ti mettono spalle e Jamil al muro. Ragionamento che fanno in tanti all'interno di quello che resta di un partito comunista addolcito dal mare. Tra qualche mese ci sarà un cambio radicale di uomini e forze politiche. Attenzione a non gridare una facile vittoria solo perchè non ci sarà più Gnassi. Sono sempre meno quelli che si sentono orfani. Forse la tribù degli Indino e la Rinaldis. Ci pensa Lucio. L'organizzazione piddina è sempre quella di una volta. Sono cambiati interlocutori e sostenitori. Grande distribuzione, banche, assicurazioni e multiutilities, sono punti di sostegno, riferimento ed impiego. Le salsicce di Fraternali non servono più nemmeno come scusa contabile. Mi piacerebbe sapere quanti sono quelli entrati in Hera da quella porta. Arriverà il momento di discutere delle sue scelte. Però abbiamo un Borgo Fortunato e Libero più di San Marino.
PS Le Nuove Brigate Rosse aprono con Gnassi? Solidarietà sincera.