mercoledì 17 febbraio 2021

Democratici di Rimini

I due giornali d'accompagno quasi funebre, dicono che il Pd di Melucci e quello di Gnassi andranno a congresso sul lungomare. Una volta le regole erano diverse, non le dettava il Carlino, spesso, le derideva. Le tesi congressuali "maceravano" per mesi nelle stanze dei funzionari pensanti, poi i docenti da biblioteca, le correggevano verso l'alto pensiero. Ai compagni di base era però riservato il democratico compito di fingere la partecipazione. Vorrei chiedere ai due sconosciuti segretari della salsa democratica, quali sono le differenze? Avete finto di litigare fino a quando Bonaccini stanco delle faide, vi ha commissariato. Hanno sempre avuto sospetti sui compagni riminesi. Per avere  ragione, l'unica struttura presentabile realizzata in questi anni, l'hanno rubata con il Presidente, appena insediato da 40 anni. A dire il vero quando è stata presentata sul mercato (vero) non ha fatto una grande figura. Se vuoi andare in ..Fiera passi da Bologna, con l'applauso degli Indini e Rinaldis. E' obbligatorio. Un compito immane attende la prossima maggioranza. Sarebbe utile iniziare dalla stampa e propaganda. Quale differenza notate cari giornalisti di corte tra Franceschini, Guerrini ed Orlando, per caso tutti e tre nel governo Draghi? A dimostrazione che non è roba loro, hanno fatto con grillini e speranzosi di chiudere tutto, una corrente parlamentare. Professore faccia presto a compiere le tre cose necessarie, poi si va al voto. In pochi giorni un governo indispensabile si è trasformato nella solita pagliacciata. La colpa è sempre del Pd, una forza che inietta virus letali. L'assenza di idee è rappresentata dal segretario, l'Ollio della politica italiana. Il comico era un attore serio. Aveva espresso forti riserve sul governo giallorosso ed è nato tranquillamente, negata la possibilità di una alleanza Gnassi e Ghinelli, subito consacrata sotto le scale, alla presenza del parroco del giornale osservante. Tralascio gli aperitivi sulle sponde del Naviglio. L'esaltazione di Conte, legando mani e piedi ad un corpo morto. Il termine marinaio, indica un peso che sta sul fondo e ti trascina sul..fondo. Ai (teorici) nuovi iscritti, i referenti
 delle parrocchie piddine non chiedono cosa possano pensare, ma con chi stanno od offre di più. Dalla base ridotta, al vertice affollato, il materiale umano è rivolto al mantenimento del potere accumulato negli anni. I centri sono numerosi ma fuori dal partito. Pensate che senza la Lista Civica oggi frantumata, Gnassi non avrebbe avuto la maggioranza fieristica. Noi riminesi, compreso Jamil, possiamo riscontrare la verità guardando Riccione. La vittoria insperata della Tosi ha ridotto il potente apparato in umarel che rompono i co..con alberi e tartarughe. Litigano per la Polisportiva in nome dello sport alla Barnabè. Continuano a votarlo per disperazione od antica abitudine familiare. Poi ci sono le cattedrali del potere come Hera, Gas, rifiuti dorati e solidarietà in cooperativa. La benedizione vescovale è nel menù di tutte le manifestazioni. La tesi più semplice, elementare è che sia solo lo strumento del potere rimasto. La scalata di Renzi, un vero gigante rispetto ai suoi sicari, ha condotto, silenziosamente tra gli abbracci e baci con Gnassi (obbligatori) un intero partito. Ha tappato nasi e le bocche di rosa con i successi elettorali e maggiore potere. Ho cercato di illustrare la situazione riminese. Morrone è un giovane, vecchio politico, un simil Gnassi ma forlivese. Lungi dall'instaurare volgare razzismo geografico ma le due realtà sono lontanissime. Siamo in attesa di una svolta. Mentre Paesani viene definito il "forse" candidato, le mezze figure sono sull'orlo della beatificazione, sia le donne che le undici liste civiche. Il regista, una volta chiamato partito, non c'è più. Però presa la Superstrada possiamo andare a S.Marino a..fare il vaccino