venerdì 12 febbraio 2021

Effetto Covid

Prendendo spunto dalla storia, molti asseriscono che dopo questa catastrofe nulla sarebbe come prima. Qualcuno si è cimentato nell'ipotizzare gli orizzonti futuri. Avevo anticipato, prima di Giorgetti, che il primo sommovimento poteva registrarsi in Casa Lega. Una delle forze politiche più refrattarie alle scosse telluriche non gradite. E' arrivato Draghi magnitudo 7. Al cospetto di un'Europa già cambiata, le politiche della Lega Salvini, sembravano datate. Non credo che il segretario abbia avuto bisogno di spinte o minacce. E' nato pronto. Alla causa covid risponde con l'effetto di una nuova collocazione, nell'alveo della politica che conta. Un calcolo contrario a quello, forse condizionato da nostalgie canaglia che hanno indotto la Meloni al passo indietro. Sarà dura la liberazione, questa volta. Siamo ancora nella prima fase, ma le conseguenze telluriche imporranno al Pd, il più danneggiato, un cambio di strategia e segretario. Dovranno però decidere la collocazione futura. Il centro è strapieno, la sinistra è scomparsa senza vaccino. Ci sono forze politiche che nascono e prosperano in presenza di un "nemico". La formula resistenza. Prima Berlusconi, poi Salvini. Quanti ci hanno speculato, dai giornali alla magistratura. Carriere e fortune editoriali  grazie al nemico, prescritto e riverginato. L'uomo nero che respinge i migranti, trama negli alberghi moscoviti, gode del finanziamento come i comunisti una volta. Quello non faceva rumore, solo Greganti. La Lega si troverà una prateria davanti. Cavalcarla con attenzione e fare crescere una classe dirigente. Le battaglie si consumano con armi diverse dal passato. I social creano e distruggono in tempi infinitesimali. A Rimini la propaganda è a senso unico. Stanno succedendo cose ignobili che avrebbero cacciato principi più potenti. Il massacro dei lungomari, opera senza senso e scopo, se non quello di una inaugurazione con la foto sul Carlino. Disagi commerciali e turistici nascosti da un lockdown per incapacità. Il solo Bonaccini forse spinto dai pochi non garantiti che albergano nel Pd, lancia segnali inascoltati. La partecipazione è un like. Ogni tanto il Principe manda qualche commesso viaggiatore ad informare i sudditi. Presunti consiglieri o referenti del partito annuiscono a comando. I consigli di quartieri eletti erano stanze di vetro al confronto. Il ritorno sarebbe necessario. Quattro persone che si arrogano la rappresentanza di un intero comune. Viserba è prigioniera delle sbarre della ferrovia. Il lungomare è impraticabile da oltre un anno. Se trovi un operaio trovi un tesoro. Lavori al rilento. Assessori che dicono tutto ed il contrario. Solo l'incapacità ad usare la politica come strumento del cambiamento, impedisce l'alternativa. E' una favola che non vogliano vincere. semplicemente non sanno farlo. 
PS Habemus Draghi, perso Di Battista