venerdì 5 febbraio 2021

Ghinelli&Melucci

Tanto dovevamo scendere. Questa è la strategia comunicativa (?) del Pd, dopo la cacciata dal governo e la fine del regime instaurato con la complicità dei grillini. Termina per insufficienza, anche la segreteria Zingaretti. Il complice di Gnassi nelle prossime inaugurazioni elettorali sarà il segretario Bonaccini. Porteranno anche la Petitti, così (finalmente) avremo una quota rosa piddina all'opposizione. Mai successo a Rimini. Si vota. Sembra. Spiace per Jamil che vuole fare il Paesani. Troveranno un posto, lo hanno fatto per Brasini.
Sarà il turno di Bonaccini? Credo sia così, hanno finito le noci come il famoso Bacuc. Prima di andarsene il fratello dell'attore piddino, ha concesso "contra legem" il rinnovo delle concessioni balneari nel Lazio e non contento ha imposto l'alleanza giallorossa nei comuni. Vedremo il connubio riminese Melucci&Ghinelli. Il primo lo conoscete, è il nostro inimitabile Bettini, l'altro è l'ultimo dei mohicani a 5 stelle e gazebo. Le concessioni balneari sono il segnale della confusione che regna sotto il cielo italiano. Ne parleremo ancora, sarà uno dei temi della campagna elettorale che il Carlino ha già impostato. Finirà anche questo scandalo informativo a senso unico. Draghi ha riportato drasticamente la politica italiana nei corretti binari. La farsa di un governo fondato su vecchie ed irripetibili rappresentazioni elettorali, finisce. Secondo Mattarella, Draghi deve "salvare" il paese con le misure indispensabili. Poi le democratiche elezioni. Il centrodestra a queste condizioni non può tirarsi indietro.  Altrimenti è solo il sostituto di Giuseppi. Sarebbe per il salvatore europeo, una caduta nel ridicolo di Casalino. Non è un Grillo.