giovedì 8 giugno 2023

Bruno Sacchini

Sono sempre stato un silente ammiratore e lettore di quello che scrive e pubblica Bruno Sacchini. Siamo agli opposti (quasi) per visione politica, molto vicini nella guerra su procura. Ho sempre ammirato l'organizzazione ciellina. In consiglio comunale, ai miei tempi, il famoso quintetto di Comunione e Liberazione, era (largamente) alla pari con I Cagnoni dell'altra parte. Comunisti ecclesiastici. Ho conosciuto Bruno, molto più giovane, tanti anni fa quando mi relegarono assessore al turismo che andava a gonfie vele senza aiuti. Così non rompevo le palle a Melucci, facente le funzioni di Ravaioli. Il tema di legislatura non era lo Stadio, cari ed ingenui tifosi, ma le Colonie o meglio tutto quello che si poteva permutare in appartamenti. Avete visto come è andata a finire. Adesso usano Vasco per non morire. Ho l'impressione che Rimini diventerà famosa, non per Tiberio o Augusto o la nebbia di Gnassi, ma come ultima enclave (visitabile) del Pd. Merito di chi? Regalo a Jamil quello che è del Sindaco. E' l'antitesi di Gnassi. Opera silenziosamente, senza proclami ma con il difetto di essere credibile. Non padroneggia, amministra. Certo, ha la fortuna (?) di avere una opposizione visibile solo dalla diversa collocazione in Consiglio. La democrazia non è una occupazione, deve lasciare la speranza di una alternativa. Se scegliete la Schlein, non potete piangere sul Muro di Gedi.
massimo lugaresi