mercoledì 7 giugno 2023

In Affitto

Dopo otto mesi (abbondanti) di governo Meloni, i giornali si stanno riallineando. Non usano la camaleontica velocità della Rai, devono pure campare e vendere qualche copia. Nella corrente democratica, il Gruppo Gedi, ha fondato l'università del genere Schlein. Sembrano i componenti della nave che stava per affondare mentre ballavano felici. Non sono soli, anche Carlino e Nazione, gemelli convinti nel tempo,
 sono ancora appecorati alla cosiddetta sinistra. Non si capisce se per comprensibili ragioni geopolitiche o per intima convinzione. Il Tempo chiarirà. Anche la destra giornalistica è uscita dal ghetto culturale in cui è stata gettata dalla violenza degli opposti estremismi. Rimane incomprensibile il vezzo di ritenersi i migliori e poi scegliere la Elly. La guerra sta prendendo la piega che doveva assumere senza iniziare: dialogo. Non so quanto possa incidere o convincere il Cardinale Zuppi, rimane sempre un atto positivo. La destra italiana vuole governare anche in Europa, ma (naturalmente) non ha un’idea per il Paese. Vi sembra che alla Giorgia manchi qualcosa? Ogni attacco democratico viene respinto, come fosse russo. Sono costretti ad usare Draghi che non ha lasciato una  grande nostalgia. Il rapporto con il nuovo governo del Banchiere è sempre stato corretto. Il Pnrr, lasciato per il fallito tentativo di "ascendere" il Colle, era un disastro.  Anche la polemica sul ruolo della Corte dei Conti è forzata. A Draghi è stato permesso e concesso tutto e di più, ma non ha lasciato una eredità favolosa. Il Pd dopo il  fallimento (sicuro) della Schlein, eletta dai grillini per disarmarlo, è in una situazione "sospesa". L'ultimo risultato elettorale è stato il requiem. Prendetelo "in affitto" il segretario. 
massimo lugaresi