lunedì 12 giugno 2023

Ong Elly

L'ultima disperata visione del Pd è quella di una Ong che raccoglie naufraghi nel mare tempestoso del Nazareno. Gli ultimi erano nella piccola scialuppa di Articolo 1, campioni della sopravvivenza senza voti, ad ogni supermercato e vaccino. Bersani il liberalizzatore e Speranza detto "non sapevo", assolto subito dal tribunale dei ministri. Quello del popolo si è pronunciato con un voto chiaro. La Schlein li reinbarca, confermando le paure sulle sue capacità. La genesi della segretaria è in perfetta collisione con le origini del partito democratico, nato per garantire un potere che i voti della sinistra non permettevano. Il campo largo, da Mastella a Bertinotti, era già una bestemmia politica. Sono arrivati al Pride dell'Unità. Garanzia attrattiva per tutti i lavoratori. La Meloni dotata di semplice (?) furbizia popolare, imperversa, tra le due presunte concorrenti non c'è mai stata una gara credibile, nonostante i patetici sforzi delle ancelle giornalistiche. Il Pd della Schlein oggi vale come Renzi. Radical chic contro il resto dell'Italia. Sky non trasmetterà l'incontro. Tentativo destinato a fallire come successo tante volte da quando hanno lasciato la Madre di tutte le battaglie. Sembra però che il virus restauratore si stia propagando, anche se viene trattato come la guerra su procura. Zelensky è sempre all'attacco, poi perde terreno, non uomini, muiono solo i russi e rilancia la controffensiva. Finalmente si riesce a leggere qualche ricostruzione attendibile. La chiesa, come hanno fatto i bagnini, esce dalla confort zone democratica e lancia segnali di pace. Talmente importanti che anche la "costretta" atlantica Giorgia, dovrà interpretare. Hanno però l'alibi della storia, il Pd finge di non ricordare il rublo. Chiamami Città parla di tutto, eccetto della guerra. Sono diventati i più forti sostenitori di questa ultima maggioranza. Il Carlino rosica silenziosamente e guarda la Nazione per rincuorarsi. 
massimo lugaresi