mercoledì 7 giugno 2023

La Controffensiva

La guerra si trascina stancamente verso il 500°giorno. Deve scattare l'invocata e minacciata controffensiva ucraina per sbattere fuori dalle regioni filorusse il proprietario morale. La guerra su procura è nata per questa evitabile ragione. Da sette/otto anni nel Donbass era iniziata una guerra segreta. Non c'erano decine di Press, al riparo, pochi giornali e pochissimi corrispondenti riferivano cosa stava succedendo. La propaganda non ha avvertito nemmeno il cambio (epocale) di governo. La Giorgia è meglio di Draghi. La Nato ha lo scopo di allargare i confini, stringendo  la Russia. Il vero pericolo è però la Cina. Un eventuale conflitto tra le due potenze sarebbe la fine del mondo, non un film. Zelensky ha rotto le palle americane, alle prese con una inflazione indomabile e il sicuro cambio di governo. Sono andati a pregare gli "assalitori" repubblicani per aumentare il mostruoso debito pubblico, altrimenti 3,5 milioni di pubblici dipendenti andavano a casa. Il presidente ucraino gira come Alberto Sordi nel film " Finchè c'è guerra c'è speranza". Ha trovato in Giorgia una attenta ascoltatrice. Attenzione, ci giochiamo, in guerra, anche il Ponte Salvini, potrà esserci una crisina di governo. 
massimo lugaresi