mercoledì 14 novembre 2018

Dal Triangolone alla Darsena

L'assessore Frisoni parla, i due giornali riportano, le domande sono vietate. Mi riferisco agli esosi canoni che deve pagare la Darsena. Ho già scritto "sà" sul tema, mi ripeto. Il racconto dell'assessore è perlomeno strano. Classifica il caso nella categoria delle darsene turistiche (?), per non assimilarla ai cosiddetti pertinenziali. pur essendo vittima della stessa normativa. Da sottolineare la comicità del sollecito al legislatore gialloverde per cambiare questa Legge. Nei sette anni del tibet piddino, si sono dimenticati di farlo. A Rimini c'è, come dimensione, un'altra darsena, chiamata Triangolone. Enorme pastrocchio su cui ho scritto giorni fa la 14ma puntata. Anche in questo caso uno dei problemi è rappresentato dall'assurdo canone dell'area pertinenziale. Complessivamente si aggira sui 400 mila euro annui. Se pensate che un chiosco spende (ben) 500 euro, sempre annualmente, potete capire la differenza..politica. Non è finita: se il canone impossibile venisse calmierato dall'attuale governo, per gli imprenditori del Triangolone nulla cambierebbe. Dovranno, dopo l'artista di strada, anche loro ringraziare il Sindaco, che in un (raro) eccesso di protagonismo, ha voluto che il Comune diventasse proprietario di questa area. E' stato accontentato dal suo Renzi. Nel contratto si stabilisce che il Comune  dovrà versare allo Stato annualmente e in aeternum quanto incassava come demanio, cioè 400.000 euro. Oggi li chiede agli (ex) concessionari demaniali. E riuscito a combinare nel Triangolone l'esatto contrario di quanto stabilivano gli stupendi disegni di..Picasso Ermeti. Ricordo alla distratta stampa che il Triangolone doveva essere inaugurato due anni fa. Le ochette del web mi diranno che anno più o meno non fa differenza. Importante è il risultato. Non voglio scomodare un esperto come l'amico Fabio Lisi ma se qualcuno, anche del Pd, facesse i conti "scoprirebbe" che questa operazione così come congegnata non sta in piedi. La cifra pagata negli anni sommerebbe a circa 80 milioni. Due Teatri, 3/4 di Trc. La disponibilità per cento anni è assimilabile alla proprietà, quindi cento rate da 400.000 euro che raddoppiano considerati i montanti. Poi si dovrebbe anche costruire. I calcoli che faceva il Consorzio del Porto portavano ad un'altra cinquantina di milioni. Siamo già molto fuori da un possibile ristoro alla riminese. Una operazione temeraria anche nella terra dei fortunati cugini.. riccionesi. Nei prossimi giorni, visto che non lo fa nessuno, voglio scrivere una sintesi delle evoluzioni storiche nel demanio. Per le altre faccende attendiamo notizie da La Stampa. Che pettegoli questi torinesi!!.