Decrescita felice ed incosciente

Chiuse a Rimini 1.544 attività economiche dal 2011 al primo trimestre 2018, tra negozi e partite iva, ovvero attività economiche a 360 gradi. Il dato diffuso da Federmoda parla, nello specifico di 279 negozi chiusi in sette anni. Decrescita felice ed incosciente? I negozi chiusi sono ormai duemila, se aggiungi le mille attività gestite dagli extra comunitari, che pur facendo 20 ore di lavoro, si accontentano di poco, il disastro si tramuta in catastrofe. La politica "ultrà" a favore della grande distribuzione e l'e-commerce sono ragioni plausibili, ma c'è altro, lo attesta anche la crisi della ristorazione. Stando ai beni informati, sono molti che, pur lavorando in perdita, resistono, sperando di vendere l'attività e/o raggiungere la pensione. Il resto tutto bene? Parlate con professionisti, notai, commercialisti, tecnici dell'edilizia oppure due chiacchiere con gli artigiani rimasti. Il calo del lavoro ha portato a tariffe ridotte all'osso, mediamente inferiori del 10/20% rispetto a territori limitrofi. Qualcuno potrebbe considerarli mestieri " vecchi". Un amico grossista del pesce mi raccontava  che il suo fatturato a Rimini era inferiore a quello di Milano... Marittima/Cervia. I clienti, quando pagano, trascorre un anno, dopo decine di preventivi. La corsa a sopravvivere. Vale per la quasi totalità degli albergatori. Un 4 stelle che offre pernottamenti a 34 euro con prima colazione se deve pagare anche la tassa di soggiorno per fare ballare..Bolle è fuori mercato. Una gara al ribasso nella qualità dell'offerta. Oltre i due terzi dei nostri immobili hanno due/tre stelle. Una pensione da 30 camere in buone condizioni, vale 300 mila euro. Alberghi ristrutturati con oltre 40 camere valgono più o meno il doppio. Mi piacerebbe si sviluppasse un dibattito serio. Disponibile ad ospitare tutte le opinioni, anche del Pd, ammettendo ne abbia qualcuna, oltre Teatro e Fulgor. Non raccontate però che siamo sempre la capitale di qualcosa. Per quello ci sono due giornali e sette blog. Evasione, lavoro nero, sicurezza, incidenti, inquinamenti, siamo davvero competitivi.