sabato 10 novembre 2018

Il Vigile Gnassi

Sui sempre compiacenti giornali, Gnassi racconta di avere interpretato il ruolo del "normale" cittadino, rimproverando a due vigili che era meglio si occupassero d'altro e non di un povero artista di strada. Nel racconto, agiografico, compare anche un nipote portato sulle spalle potenti, in senso politico. La storia finirebbe qui se il rimprovero fosse arrivato davvero da una semplice persona, cosa quasi impossibile stante il dilagare di questi "artisti" della strada. Se Gnassi nel ruolo incredibile del cittadino ha ragione, da domani o meglio lunedì, per fare partecipare anche i barbieri, ognuno potrà suggerire platealmente a qualsiasi pattuglia di vigili, carabinieri, poliziotti, finanzieri, come fare il loro mestiere. Il comandante dei vigili urbani ha inviato in procura il rapporto redatto (correttamente). Non siamo a Roma e nemmeno nelle vicinanze. La Sindaca dalle orecchie larghe ha avuto un trattamento alla grillina. In meno di un anno hanno imbastito un processo per una nomina. Nemmeno in Giappone riescono a farlo. Ho l'impressione che facciano un favore a ..Di Maio. Torniamo al nostro principe e zio premuroso, cosa sempre ammirevole. L'eventuale reato sarebbe passibile di una multa e non credo costringa, secondo il regolamento del Pd che non c'è più, Gnassi alle dimissioni, Rimane l'aspetto goliardico della cosa. Sarebbe utile sapere se i due vigili fossero lì per caso od in seguito ad un ordine di servizio anti abusivismo. Viene spontanea una domanda su un aspetto che mi è sempre stato indigesto, soprattutto dal punto di vista sportivo: perchè mandate vigili sovrappeso a pattugliare in mountain bike una spiaggia soggetta all'imu, per controllare i poveri abusivi rimasti? Chi per dovere controlla la città non può seguire lo strano regolamento sindacale. Termino pensando, forse maliziosamente, che il Sindaco sia stato spinto dalla politica buonista interpretata secondo gli accordi curiali dalla Vice. Mi permetto un consiglio da lontano: avete distrutto un partito e forse è una delle cose migliori che siete riusciti a fare, ma la città non è vostra. Ha bisogno di un cambio di programma e persone. Può essere stata una interpretazione "teatrale" del ruolo, davanti alle poche persone, non paganti, che lo circondavano. Ricordo che nel partito da cui proviene, queste "sceneggiate" erano chiamate reazionarie. La peggiore e fatale offesa per un militante. Ma oggi il partito è lui.