sabato 17 novembre 2018

Una Fieristica Telenovela

Sorprendenti le caute parole di Gnassi sulla (presunta) lite tra Marzotto, vestito d'ordinanza e Cagnoni, sempre elegante senza fabbrica. Il sindaco ha chiamato il collega di Vicenza per esprimere la vicinanza alla città e rassicurarlo sulle intenzioni riminesi di andare ..avanti. Per la prima volta un sindaco si permette di dire quello che ha (sempre) annunciato Cagnoni, nonostante la differenza gerarchica. Per Gnassi significa continuare il percorso ad ostacoli debitori per il collocamento di Ieg nella Borsa di Milano, categoria ..esordienti. Le divergenze sono profonde ed ancora non rivelate. Ci saranno altre puntate su Neflix della storia di una fusione che lasciava perplessi. Non abbiamo mai voluto fare il polo fieristico regionale e andiamo ad liaison "fredda" con Vicenza, con una sola manifestazione dorata? Fanno bene i due quotidiani piddini, che continuano a chiamarsi giornali, a starsene alla larga. Saremo costretti a leggere on line il più americano di tutti i giornali americani d'Italia. Anche quella è una curiosa storia. Siamo nella Nato giornalistica. Attaccano Trump dalla mattina alla sera, però il verbo dei padroni è ancora dogma. Sorrido pensando ai compagni che manifestavano, 50 anni fa, contro la base Nato a Miramare. Sono tutti oltre..oggi. Vi ricordate quando i soliti disinformatori accusavano Putin di avere indirizzato le ultime elezioni? Salvini veniva foraggiato con i rubli come fosse il Pci 2018. Le dimissioni polemiche del vicepresidente IEG Matteo Marzotto che ha lamentato divergenze (sic) di vedute col presidente Cagnoni e scarso rispetto per il socio di minoranza non hanno incrinato i rapporti istituzionali tra Rimini e Vicenza. Questa è la sorridente dichiarazione di Gnassi in una versione davvero inaspettata. Pompiere che getta acqua della gloriosa Amir. Ho un mia (vecchia) spiegazione, non la rivelo adesso, aspetto sulla riva della Fossa dei Molini. Il Magnifico in questo momento è (forse) nel periodo di massima debolezza. Età, 30 anni di presidenza monarchica, conchiglia sbagliate, nuovo amministratore delegato ed una collocazione che sembra il passo d'addio verso un pensionamento di lusso. Una serie di coincidenze che sembrano presagire sia arrivata la fine di una lunghissima storia politica. Poteva essere più lieta? Certamente, se l'avesse decisa lui. Come per tutti i grandi campioni, la parte più difficile è capire quando arriva il momento. Può essere contento. E' stato un vero protagonista della vita cittadina. Ci sono sempre i nipotini da portare sulle spalle. Sono sicuro che da vecchio assessore alla vigilanza urbana, ringrazierà (anche) i pizzardoni.

PS In fondo non si sono mai amati