giovedì 11 luglio 2019

15 Luglio

Un normale lunedì di luglio, il giorno del barbiere. Il Carlino uscirà con la quotidiana velina del piccione Fabrizio, la cooperativa trasformata in giornale alzerà toni e invettive contro i nemici che stringono in una morsa il Comune di Gnassi. Un giorno come un altro. Non sarà così per Gigetto. Segnerà la fine della paura di andare in settembre a nuove elezioni. La Franchini non sarà costretta ad una nuova ed inutile indigestione di pizza alla Bugani. Non si potranno ripetere le fortunate estrazioni della piattaforma, i posti si sono drammaticamente ridotti. Il centro del primo impiego lavorativo è destinato a chiudere. Manca solo un giorno ma il concerto di Jova è finito con grande giubilo di Morollino e la solita dichiarazione di Gnassi contro i nemici del chiasso. Per rompere basta Spadafora? Oppure i due no quotidiani di Gigetto? Come mai i giudici si accorgono solo adesso che l'Ilva va chiusa a pezzi? Ho l'impressione che la strategia propagandistica del vecchio regime piddino debba rimodellarsi. Lo spread sembra un film estivo proiettato dalla Rai, non si trova più un parlamentare della sinistra di Capalbio che abbia la patente nautica, le miliardarie (vere) hanno detto che per loro va bene Trump. Come diceva la vecchia contessa camminando (nuda) sullo specchio: la vedo brutta. La Sarti potrà uscire dal nascondiglio della parola e fare entrare Croatti per improvvido abuso. Di Maio ha coperto l'uscita premeditata del sottosegretario. Il regista di queste guerriglie è forse Casalino? Oppure lo stesso Gigetto stretto dalle pressioni interne e dalla volontà espressa da Grillo di porre una fine eutanasica a questa esperienza? Salvini ha invitato il membro del governo a dimettersi. Potrebbe però farlo lui confortato dalla certezza che una semplice unione di fatto con la Meloni li porterebbe alla (quasi) maggioranza. Due piccioni ed un pataca con una fava...elettorale. Secondo me ci sta pensando. Il rischio è che Lagarde e Macron ricomincino il walzer dello spread in un momento in cui i decimali dell'Istat vengono spesi a suo favore. Niente di paragonabile agli inesauribili exploit del nostro turismo sceso a 21 euro per un giorno di permanenza con sbornia. 
PS Sono arrivati i rubli. L'UnItà è uscita (per sbaglio) in edizione straordinaria