martedì 16 luglio 2019

Eppur qualcosa si muove

Ci voleva una (altra) dichiarazione impropria di Mussoni, ex nume tutelare della spiaggia, per scatenare un comico dibattito sui resti del nostro turismo. Possono organizzare, come il Pd locale, un Festival dell'Unità sulle spiagge com'erano..piene. Stabilito che tra noi e Riccione ci sono venti anni di distanza riqualificativa e che il loro arenile mostra aspetti convincenti, mi limito a prendere nota di quello che passa il nostro convento politico-sindacale. Mussoni dopo avere realizzato, con lo stupefacente parere della sovrintendenza, quello che "non" si dovrebbe mai fare sull'arenile, accusa il partito di Cagnoni di privilegiare gli avvenimenti fieristici riempiendo (?) gli alberghi a 21 euro (aggiunto), ma impedendo al nostro turismo della quarta età di raggiungere gli ombrelloni nuovi. Finisse qui il dibattito sarebbe anche sopportabile, ma interviene subito una delle rappresentanti, in quota rosa, del Magnifico partito: la Presidente Rinaldis. Il bagnino Mussoni per poco non viene bastonato con un ombrellone. Il peccato di lesa maestà a Rimini è ancora perseguibile. Quello dello sperpero di pubblico denaro molto meno. Meno male che ci sono state (due) manifestazoni che hanno portato, secondo il Carlino 300 mila persone, mentre i contatori del Corriere di Gnassi sono arrivati a 500 mila. Ho riportato le testuali parole della Presidente voluta da Ermeti. Conclusione: dopo la gita a Mosca sembra che il governo sia sull'orlo di una crisi di nervi e rubli leghisti. Il Giornale di Berlusconi non vede l'ora. Repubblica molto meno. Dovere ricontare quelli che votano Pd non è augurabile a nessuno. Sembra che la trappola moscovita abbia origini francesi. Insomma la paura di Salvini fa...Brigitte. A Rimini siamo ancora ai prelimnari del petting elettorale. Le mosse sono talmente lievi che nessuno s'accorge. Stampa e siti sono tutti legati a Gnassi ed alle sue feste. Eppure leggendo controvento quello che si sono detti i due esponenti sindacali si può vedere una spaccatura profonda: i bagnini se ne vanno, gli albergatori devono ancora stabilire il prezzo di Rimini. Mancano i partiti ed i movimenti. Uno non c'è mai stato, per fortuna.