mercoledì 17 luglio 2019

Enfasi esagerata

Per me c'è stata un enfasi esagerata sulla operosità dei romagnoli in relazione al maltempo che ha colpito il litorale ed in particolare Cervia e Milano Marittima. La foto che è circolata quei giorni che riporto sopra mostra prima e dopo la cura diciamo e come i cugini ravennati siano riusciti in sole nove ore in impresa che passa al volgo come "titanica". Si è scomodato addirittura Massimo Gramellini che solitamente non ne sbaglia una nella sua rubrica e inquadra ogni episodio nella sua giusta dimensione (per chi lo legge...) ma questa volta toppa e vi spiego il perché e il per come. I bagnini sono abituati a rivoltare la propria "zona", come si chiama, come un calzino; non solo a fine e inizio stagione, quando ci sono lavori più impegnativi, ma anche durante la stagione balneare stessa lo so e lo so bene in quanto ho quasi sempre abitato, come avrebbe detto l'immenso Magalotti colonna sonora delle nostre giovanili estati, abitato "face à la mer". Quando le luci si spengono e turisti vanno in albergo come tutti vediamo inizia un'opera di riassetto della spiaggia che, vista alle 7 di sera di giorno estivo normale, non è molto dissimile da come si presentava a Milano Marittima o Cervia. Ossia dopo il passaggio dell'orda di turisti che vi è stata tutto il giorno facendo di tutto da mangiare a giocare a volley e quant'altro. Ma magicamente in un paio d'ore in un'opera che ha inizio talora anche prima, non appena il primo turista alza le chiappe dallo sdraio, si ha l'incantesimo che una squadra di 5-6 persone a seconda delle dimensioni del bagno mette in atto la.... "restitutio ad integrum" del bagno stesso e tutto torna perfettamente pulito, livellato, ordinato. Questo anche perché le strutture che stanno in spiaggia sono "effimere", fatte per essere collocate e rimosse in poco tempo. Oggi poi con molta più facilità di ieri visto che si dispone di mezzi meccanici e personale a bassissimo costo. Ma di più: dette strutture come lettini sedie ombrelloni sono in effetti "vele" in quanto leggere e molto esposte al vento quindi basta davvero poco per ridurre una spiaggia un macello come basta poco per riassettarla specie se lo si fa ogni giorno. La gente poi non sa che se ci sono state mareggiate passano grossi camion di notte che cì+ la partnership del Comune, di chi pulisce le strade, e altre cose avvengono in una macchina quasi perfetta che oltre a ripetere ogni giorno e 2 volte l'anno lo stesso rituale è strutturata per adattarsi alle condizioni meteo e che la spiaggia essendo in balìa del meteo è sempre organizzata in modo tale da scomporsi e ricomporsi continuamente anche senza episodi come quello degli ultimi giorni che sono maggiori nella quantità ma uguali qualitativamente. In pochi giorni teoricamente un bagnino sarebbe in grado di togliere tutto ad agosto e ridurre il proprio bagno come esso appare a dicembre e di seguito rimettere esattamente com'era, ossia fare quello che fa ogni inizio o fine stagione e in misura molto minore ogni giorno nei lavori serali e talora mattutini e talora "extra" durante la stagione. Certo fa piacere immagino essere additati come esempio nazionale ma la cosa è semplicemente ordinaria in quanto la spiaggia ha per sua natura carattere come detto “effimero”, mutevole, precario… è come una bella tavola da apparecchiare e sparecchiare ogni dì come fosse Natale. 
S.M.A.