mercoledì 31 luglio 2019

L'Isola di Niasspracem e La Pirla di Labuam

Ovvero chi farà il prossimo mandato sindacale? Chi Lady Marianna Guillonk? E chi James Brooke? Dopo le calde giornate dei giorni passati l’altra sera, accompagnato dal brontolio dei tuoni, ho messo un po’ in ordine la cara biblioteca della parrocchia dove regnava una gran confusione. Così ho preso in mano “LE TIGRI DI MOMPRACEM” di Emilio Salgari. Ho rivisto la storia di Sandokan, di Yanez de Gomera, di Tremal-Naik, di Kammamuri, di Ragno di Mare… insomma la ciurma dei “pirati della Malesia”. Con questa storia negli occhi e nella mente sono andato a coricarmi e, mentre sul tetto della canonica batteva finalmente la pioggia, vera manna per i campi riarsi sebbene la diga di Ridracoli sia piena e Tonino Bernabè riconfermato per la terza volta Presidente anche grazie all’appoggio del nostro Sindaco conducator, mi sono addormentato ed ho fatto un sogno. Ho sognato che Rimining ove regna da ormai quasi 10 anni NIASSI XIV lo Splendente, era diventata la ridente isola di NIASSPRACEM, i cui confini si estendevano dal Borgo del ponte di Tiberio con passerella mobile a 22000,00 euro l’anno, fino alla Fiera di Rimini e che su questo territorio felice regnavano incontrastati da tempo immemorabile il saggio SANDOKAGNON ed il fido fratellino MANLIO YANEZ DE CONFINDUSTRIA E DELLE OPERE. In base a tale fratellanza i due saggi illuminati distribuivano posti ed incarichi ai fidi amici e tigrotti aiutandoli nelle varie competizioni elettorali con i loro saggi consigli. TREMAL NIASS e KAMMAMUR JAMIL erano fra i più solerti e fidati. Anche ZIO RAGNO DI MARE, nocchiero del TRC, era fra i preferiti dei vegliardi. Anche lui tigrotto della Malesia, ma un po’ attempato, aveva allevato TREMAL NIASS. Ma Il giovane irriconoscente in breve tempo aveva superato il maestro e aveva cominciato a navigare a vele spiegate verso la Fiera per soffiargli la poltrona e succedere al trono di SANDOKAGNON. Nonostante questi oscuri intrighi di Palazzo, la pace regnava sovrana e gli affari dell’isola prosperavano mentre nel resto della città imperversavano la carestia e la miseria: il centro storico era stato trasformato ormai in un museo, (i commercianti e i cittadini scontenti ed inascoltati erano ridotti a schiavi senza diritto di parola) il turismo era ristretto nel confine delle feste alcoliche infestate dai seguaci della dea KALÌ, dediti alla birra ed al rutto libero. La “merda in mare”, a dispetto dei proclami di Giordano, delle due Pravde locali e del blog curiale ancora non era sparita. Nell’isola felice, invece, tutto era perfetto, lindo ed ordinato. La piada con i sardoni e la cipolla imbandiva, così nuda e cruda, i banchetti dei potenti e ad ogni Angolo benedetto scorreva il vino: tutto era in perfetta armonia. Guai a parlar male dell’isola e dei suoi governanti. Il tempo della pace, però stava per finire ed all’orizzonte della foce del Marecchia si addensavano i bagliori delle elezioni. Occorreva trovare una nuova PIRLA DI LABUAN per poter vincere e continuare a dominare indisturbati. Già due volte l’operazione era riuscita. La prima volta con la PIRLA Rimini per Rimini con la specificazione per Andrea Gnassi, buona a far eleggere il fido tigrotto Bertino con canottiera da bagnino, che doveva fare fuoco e fiamme, ma da subito allineato al sardone con la cipolla e la seconda con la PIRLA del Patto civico condito con Erbetta e Pizzolante: un PATTO mal riuscito visto che poi è uscito “trombato” dalle urne delle elezioni politiche. Servirà quindi un’altra PIRLA per vincere, meglio se appoggiata dalla Curia e dalle associazioni conniventi buone per garantire le carriere personali dei vari presidenti e direttori e non per fare il bene dei soci (e dei fedeli) né tutelarne i diritti.. battuti e mazziati col motto: Calma e Gessi. KAMMAMUR JAMIL viene portato spesso in giro nelle fiere e nelle feste di paese a presenziare e a farsi fotografare come una novella “Madonna pellegrina” (gli consigliamo comunque meno supponenza e più originalità, per non rischiare di essere scambiato per una brutta copia dell’originale e prendere con autorevolezza il posto di TREMAL- NIASS nel cuore di SANDOKAGNON e MANLIO YANEZ DE CONFINDUSTRIA E DELLE OPERE). Chissà chi farà il ruolo del perfido, crudele, razzista e populista JAMES BROOKE. Speriamo che gli oppositori dell’ANCIEN REGIME mettano da parte le diatribe personali e le rispettive invidie da prima donna, o i patti di desistenza già visti nel 2016, con la farsa della tempesta oceanica “pentastellata” che doveva devastare NIASPRACEM e invece si è sgonfiata come una bolla di “prosecco bevuto nel gazebo” ed arrivino ad una candidatura forte e condivisa. Per contro le TIGRI DI NIASSPRACEM le cui correnti fanno finta di litigare tra di loro come i “ladri di Pesaro”, avranno sempre pronto un altro “piatto di lenticchie” da offrire ad un’altra PIRLA DI LABUAN che reggerà loro la coda e ne favorirà ancora una volta l’imperituro ed arrogante potere. 
Don Camillo