martedì 16 luglio 2019

Un Testimone

Vorrei dire due parole di numero sull'episodio di cui dava conto la stampa locale d'ieri e sul quale è intervenuto anche il sindaco Tosi. Non da testimone evidentemente e nemmeno da utente ma da fonti certe avendo... "conoscenti" che utilizzano Start. Brevissimamente in primis Start HA L'APPALTO del trasporto che le viene concesso credo senza gara da PMR cioè dall'entità che praticamente ha 2 dipendenti e che altro non fa che appaltare ogni anno il TPL a Start dietro lauti compensi che Start integra con biglietti e sanzioni. Sanzioni per quel che risulta in numero tale come in nessun luogo accade. E a tal propostito a ragione si è parlato di "vampiri" rispetto a chi deve controllare i passeggeri che sono sovente minori, turisti, "fieristi" e una fauna più o meno incapiente che rappresenta il ventre di Rimini, i suoi sotterranei: clochard, immigrati in attesa di chissà che, persone normali che non hanno patente o auto e che non si possono permettere di spostarsi in auto. E ovviamente in mezzo c'è anche chi non guida, non ha mai guidato, insomma adulti "normali", anziani, ecologisti integralisti e nei mesi invernali soprattutto minori e studenti. Rimini non è New York, Buenos Aires, e neppure Milano gli adulti si spostano in auto dai 18 anni in su. Dunque: a parlare per primo rispetto a questi episodi NON dovrebbe essere Start ma chi le appalta il servizio per riminesi, fuorisede, turisti e le categorie citate sopra.: assessore mobilità, PMR. Che dovrebbe esercitare un controllo su come Start tratta la propria utenza e la tratta molto male parrebbe. Parrebbe dai mezzi vecchissimi che ammorbano l'aria, parrebbe dalla progressiva riduzione delle corse a Rimini a vantaggio di Ravenna dove ha sede Start Romagna, parrebbe dai mezzi sovraffollati e costantemente fuori orario, parrebbe da conducenti professionali molto poco professionali con cuffiette e telefonino totalmente disinterssati talora al lavoro che stanno compiendo portare tante e tante persone: ma a chi è concesso di lavorare con le cuffiette telefonando che non sia un callcentrista? Ma la nota più dolente si riferisce a quanto riporta la stampa dei soliti turisti multati. Da inchiesta fatta da testata giornalistica online tempo fa risulta che Start appalti il controllo dei biglietti a una società modenese i cui soci sono il Comune di Modena attraverso la loro azienda di TPL ed un privato. Da detta inchiesta risulta che le sanzioni ammonterebbero a milioni euro ogni anno: uno sproposito! Venendo ai controlli, so come essi avvengono quindi sono senz'altro dalla parte di questi ragazzini multati. Ebbene sommariamente 3-4 persone età 25-45 in abiti borghesi e dipendenti di Holacheck srl Modena salgono sul mezzo. Danno l'ordine all'autista di chiudere i passeggeri dentro e qui siamo già in zona reato, sequestro di persona. Comincia un controllo come stessero cercando Bin Laden e non un ragazzino che ha evaso circa uno-due euro di biglietto con gente letteralmente bloccata e qui siamo ancora in zona reato. Circondano in 3-4 un nero senza biglietto e gli chiedono.... di svuotare le tasche (!) per vedere se ha documenti per multarlo ... insomma questo è il tenore: posso produrre testimoni diciamo così che avvengono queste cose ma nessuno se ne interessa e quattrini a milioni prendono la via di Modena e turisti stramaledicono Rimini etc. Non mi dilungo oltre altro potrei dire e sono a dispozione per indicare utenti informati su questi metodi e questa situazione generale da mettersi le mani nei capelli di avere un trasporto pubblico simile.
 In foto quello che Start dà agli utenti riminesi con fermata fai-da-te sedie da bar di 30 anni e forse più messe da chissà chi, foto scattata dal sottoscritto su una pensilina in via Marecchiese: io sarei per appaltare ad altro soggetto e mandare questi signori a fare altro mestiere. 
Brenno Pasquali