sabato 27 luglio 2019

Un Abbraccio

"Non sapevo fosse un Carabiniere" . Questa pare sia la dichiarazione dell'ammericano. Come se dare una pluralità di coltellate, otto, al corpo di una persona cambiasse a seconda chi ne fosse la vittima attinta. Il mio più profondo cordoglio lo dedico al lavoratore delle Forze dell'ordine. Un professionista che sulla strada esercitava, in prima linea, la missione che credo gli piacesse fare, e, avrebbe comunque fatto, avesse saputo prima come sarebbe terminata. Ne sono sicuro, avendo conosciuto molti ragazzi che indossano divise. So con quanto amore lo fanno e quanto sia difficile. Ciò di cui sono rimasto esterrefatto, non uso il termine basito, è come una serie di presunti fior di giornalisti si siano, come miserabili iene, buttati sulla notizia inveendo contro presunti migranti nordafricani in un crescendo di conati razzisti e xenofobi. Ci mancava solo sollecitassero una caccia all'uomo. Al nord africano! Sono loro che portano il coltello d'altronde vero!??!!? Mi dissero quando facevo le scuole medie superiori, ad un corso di polveroso giornalismo d'inizio, che le notizie vanno verificate prima d'esser divulgate maledetti incoscienti. VE RI FI CA TE! Dopo le iene sono arrivati gli avvoltoi a lucrare sulla carcassa di un uomo che è caduto. Quei presunti "mezzi politici", non oso chiamarli uomini, che non aspettano altro che strumentalizzare il dolore, il sangue. Altroché squali! Eccovi serviti la decadenza culturale e dei costumi... Mi fa molto male questo scempio, questa disarticolazione dalle membra dell'umanità, ma per fortuna questo Paese è ricco, molto più di quanto si creda, perché può contare in tanti preziosi e silenziosi Mario. Siamo molti di più e oggi anche io indosso la mia (solita) divisa: quella della dignità! Mai cedere al nichilismo, mai cedere al lato oscuro della forza. Non erano migranti: sporchi, brutti, scuri e negri, ma rampolli di benestanti famiglie USA. Un abbraccio alla famiglia e alla moglie.
R.Urbinati