giovedì 25 luglio 2019

Il Capitano

Come volevasi dimostrare. Il grande statista, il Capitano... Nato sotto il nome di Tamujin nelle steppe lombarde, cresciuto sotto gli stendardi rosso verdi dei Comunisti padani, va all'incasso della totale inconsistenza politica dei signor no... Volgarmente detti grillini. Le 'webbarie' come metodo di selezione della classe dirigente meriterebbero le manette per l'inventore, unico caso in cui autorizzerei volentieri l'utilizzo dei ferri. La parabola politica ha raggiunto lo zenit della sua traiettoria: il ridicolo. Del resto se il capo, ex mi dicono all'altro telefono, fa come mestiere ben retribuito il comico non poteva che finire in berci e fragorose risate. Adesso sono curioso di cosa si inventeranno. Dopo la piattaforma Rousseau mi attendo, minimo, una nave spaziale che sulle note di Finardi ci possa portare via, sì ma solo certa gente. Non se ne può più! Ma non faccio liste di proscrizione. Del resto sempre meglio di Renzi intendiamoci ehhh... , almeno Toninelli ha fatto l'assicuratore! Ci racconta che Lui...il Senatore, ehh no proprio lui coi 5stelle non fa alleanze, perché egli è puro, non come l'abate Franceschini a cui ho già dato io del disgustoso. Io però lo posso fare! Egli con Berlusconi, Alfano e Verdini ha trattato ed è sceso a patti. Deve essersene dimenticato. Demenza giovanile. Mica per niente la sede l'hanno al Nazareno. Lo spiegassero ai fanciulli che credono di votare ancora via delle Botteghe Oscure. Mamma mia che spettacolo! Oggi ho mandato al mio amico di SalvaRimini un pezzo su un processo storico. Quello di monsieur Landru non credendo di parlare di Di Maio & Compagni. E come fosse un gioco di specchi e magie sono stato appena informato via etere della morte di uno dei miei attori preferiti che mi suggerisce il finale: "... Io ne ho viste di cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo vi, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire". Chiudo così: ciao Router, mio nonno non avrebbe saputo descrivere meglio la "prima linea" della sua vita.
R.Urbinati