sabato 23 aprile 2022

Il Presidente

Il Presidente Mattarella, rieletto da una larghissima maggioranza, sotto l'effetto del virus e delle maledette tre pozioni, con due terzi del parlamento attaccato alla canna del gas da 15 mila euro mensili, è intervenuto sulla guerra di Putin contro Biden che si svolge, come sempre, fuori casa americana. Specialisti dell'esportazione bellica. Ha abbandonato il cauto lessico, per una ardita trasgressione sul concetto di Resistenza. Il primo dogma del comunismo e della sinistra italiana. Paragonare quello che succede in Ucraina con la Resistenza italiana al nazifascismo, fino a qualche anno fa, era una bestemmia democratica. La guerra ucraina in verità non è dissimile, anche nelle eventuali ragioni, dalle decine provocate nel mondo, quasi sempre per opera e bombe americane. Uno o più assalgono ed uno resiste. Dalla democorrente piddina si è sollevato un Ola unanime, con il sottofondo convinto del demoriminese, l'amico mai amato da Gnassi: Samuele Libero Zerbini. Il più coerente tra i credenti. Gli ex comunisti dolci invece resistono nel silenzioso ramadan. Piccari è scomparso, spero in salute. Il Prof. Chicchi anche, Gambini gioca a golf. Hanno coraggio solo per Salvini. La guerra più pompata ed usata dalla propaganda, non riesce a dipanare le bugie che la sorreggono. Intanto alcuni aspetti si stanno chiarendo con la conquista a colpi di cannone e missili di Mariupol. Sarebbe il momento di fermare tutto e trovare un accordo che spenga i fuochi. Invece il "ventriloquo" di Biden, ordina ai sudditi atlantici di continuare il rifornimento di armi e promesse. In Ucraina c'è spazio per le fosse comuni. Pensano che la Russia, dopo mesi di preparazione ed anni d'aspettativa, si fermi per un "guaito" minaccioso di Draghi? Il paese messo peggio in Europa, fa il duro dietro il presunto Nato riparo? Draghi, l'ultimo (?) dei premier mai eletti per paura che le urne sancissero una rivoluzione, forse andrà con l'elmetto di Letta a Kiev, sperando di incontrare ancora Zelensky. Atto di corraggio ammirevole. Porterà, dicono, anche Giggino. Una sicura vittoria diplomatica. E' impossibile nel nostro paese evitare che i drammi finiscano in farsa. Le sette televisioni dell'accertato regime e tutti i giornaloni plaudono l'iniziativa salvifica di Draghi. L'Europa è attaccata al filo di Macron. Se cade anche il presunto maschione francese, si dovrà ridisegnare il dominio franco-tedesco. Il Brexit Jonshon è stato rivalutato per meriti bellici. Ricordate cosa diceva la stessa propaganda sugli effetti in Gran Bretagna, dopo la velenosa uscita dall'invenzione prodiana? Stanno viaggiando a mille, noi continuiamo il ruolo assegnato ai camerieri degli ex potenti. Giovani imparate il cinese, vi servirà.
massimo lugaresi