giovedì 28 aprile 2022

Paura?

Siamo arrivati alla soglia della paura? Ho cercato ragioni condivisibili per allontanare la "probabile" guerra mondiale. Sarebbe la terza anche se sono da stabilire i confini geografici. Oggi la possibilità di coinvolgere il mondo è una facile certezza. Tutto ruota attorno alla vittoria di Putin che nel campo delle scommesse anche ufficiali veniva data ad ore, poi a giorni, adesso si parla di mesi. Troppo tempo per un "blitzkrieg" usando una espressione tugnina, più adatta ai nazisti di Mariupol. E' sparito anche Zelensky, con il fashion dell'abito mimetico. Una pedina in un gioco al massacro più grande di lui e perfino del suo popolo che non credo sia così desideroso di morire per Biden. Non vengono (mai) ricordate, dalla perseverante propaganda, quali sono i motivi che hanno scatenato Putin, l'unico Zar rieletto. Donbass e Crimea sono regioni fantasma in quanto russofone. Vediamo le solite schermate di rovine, carri arnati con Z, notizie di stupri e bambini morti. Non dissimile dai connotati degli sbarchi concordati o del virus che ci ha costretto al silenzio elettorale, con le mascherine da protezione del voto. Parlare delle miserie nostrane è offensivo per chi soffre davvero. Quanto manca per essere nei rifugi? Io ci sono nato, sarebbe un mesto ritorno. Cosa sta facendo il governo che regge (?) l'italia? Manda armi e di nascosto, mercenari ingaggiati come fanno con tutti i mestieri e redditi. Un ordine per allargare il conflitto ed attribuire la colpa a Putin, sempre più pazzo e soprattutto tiroideo. Quante sono le chance per l'uso di ordigni nucleari. Più vasto diventa il coinvolgimento, maggiori le possibiltà di un missile atomico. Il virus ci sembrava già un momento terroristico, secondo le ricostruzioni notturne, diurne e pomeridiane dei governi. I partiti sono spariti, il Pd ha affidato, giustamente, le redini alla Nato, da cui dipende. Draghi è una garanzia, non farà la fine di Craxi per averli cacciati dal suolo italiano. Due anni abbondanti passati in balia di una informazione a senso piddino e berlusconiano, tornato ai fasti azzurri senza avvisi di garanzia. Quanto può durare la presenza di un presidente che rappresenta l'America barcollando ed emettendo..gas? La circostanza, tra il patetico ed il comico, la inserisco tra i vantaggi che ancora abbiamo. Non credo vogliano iniziare un conflitto già perso dalla propaganda. Vi immaginate un discorso di Biden alla nazione che si tura il naso? Siamo attaccati al tubo del suo gas.
massimo lugaresi