martedì 5 aprile 2022

La Sporca Guerra


La guerra scoppiata con l'i
nvasione dell'Ucraina, nella cancel culture all'italiana, viene definita "sporca" riservando a morti, feriti e profughi un attestato che milioni di altri cittadini nel mondo, non hanno meritato. Quanti sono stati gli uccisi, torturati o portati a Guantanamo in soggiorno? Questa mattina il mantra della propaganda era questo. Sanzioni ancora più dure come se quelle annunciate non avessero messo in ginocchio un paese già disastrato da Speranza e reso "cretino" dai decreti di Draghi. L'appello radical, fa sempre chic: Non puoi avere o manifestare ragioni pacifiste nemmeno se sei Papa 3. Faccio fatica  a capire lo stupore od il perchè la tragedia ucraina dovesse avere sembianze diverse da quelle che accadono ancora nel silenzio rotto dai rumori del petomane. Le parti in causa, la propaganda dagli spalti, con osservatori interessati e le intelligence di servizio, pensavano ad uno svolgimento diverso? Una scenografia da Oscar con Will Smith che finge di dare un cazzotto? L'appello demenziale letto invita i non osservanti della sinistra o papali, a manifestare con Il Giornale di Berlusconi senza avanzare i "nè nè'. La colpa è di chi occupa, l'altro (Zelinsky) incitato ed aiutato nella sua eroica resistenza per conto dell'America e dell'Europa, entrambe assenti, non aveva previsto la reazione? Eppure dieci anni di bombardamenti ed uccisioni nel Donbass e dintorni dovevano essere un'allarme sufficiente. Speravano nei tumori di Putin o nelle sommosse che settimanalmente avvengono in Russia per defenestrarlo. La verità è diventata un reato d'opinione. Strana, inconcepibile, la cosiddetta "strategia" del centrodestra, con Berlusconi che premiato per il suo "amore" per Draghi viene lanciato oltre la soglia del 10% e la stessa coalizione, come premio mai confermato, è solida maggioranza senza voto. Lanciano caramelle e biscotti premianti la loro fede nel draghismo. Non vi sentite anche leggermente presi per il cu..? Gli apostoli di Eolo, il dio dei venti, spingono le pale eoliche da un miliardo anche divisibile. Le sanzioni e la chiusura del tubo del gas russo sono una occasione da non perdere. Cosa importa se i "venti" sono, come constatato più volte, non sufficienti per farle girare? Rispetto ai lungomari sarà sempre un successo per i partecipanti. 
massimo lugaresi