lunedì 11 aprile 2022

La Notizia Bella e..

Quella brutta. Macron è in vantaggio sulla candidata di destra, ma il fronte pro-Putin e anti-atlantico è maggioritario. Anche per la Francia viene usato il metodo italiano, direi piddino, se non fosse eccessiva l'importanza regalata a chi detiene solo il 20%v dei voti ma in compenso regola e dirige (tutta) la propaganda. Dopo due anni di segregazione domiciliare e l'ennesimo governo, con un premier mai eletto, usano selvaggiamente la guerra di Biden consegnata a Zelensky per prolungarla più a lungo possibile, grazie all'incredibile resistenza degli ucraini, solo leggermente aiutati dal cosiddetto Occidente. Una divisione non solo geografica ma etico-politica. In Russia hanno votato Putin, magari costretti, Draghi è stato imposto. Siamo ancora l'unico paese in cui vige il coprifuoco elettorale. Zitti e cuccia, vero Salvini? Questa mattina i giornali (tutti) eccetto quello che si definisce La Verità hanno letto gli exit poll come notizia buona per il maschione francese che ha condotto meglio degli altri (assenti) il ruolo di mediatore. Poi hanno visto lo schieramento, piuttosto disperso, ma rappresentante un'Europa diversa ed ecco: la cattiva novella. Lo schieramento contrario al Pd è maggioritario almeno facendo fede all'ultima dichiarazione e toupè del rinvigorito Cavaliere. Allora meglio la quarta dose del voto della riforma Cartabia. Il nostro eroe della finanza invece si inchina all'atlantismo imperante. Significa ossequiare un presidente a cui in America non crede più nessuno. Anche la Harris sta lontana per ovvie ragioni. Draghi andrà in Africa come fece il Duce, dopo tutti gli altri. Cerca di racimolare gas e petrolio. Ha "chiuso" il rubinetto russo, quello che permetteva alla nostra industria di andare avanti. I due leader della destra casalinga
 sono in silenzio (governativo) difficile da interpretare. Minacciano la crisi per il catasto della giustizia. Ci vorrebbe quella divina, con quella elettorale rischiate di avere ragione.
PS Il caos sui lungomari voluto da Gnassi e perfezionato dal monopattino, delegato alla Nipote di Melucci (non è una colpa), merita una riflessione (calma) nel prossimo articolo. Il sindaco dovrebbe prendere le dovute distanze da tutti e due.
 massimo lugaresi