venerdì 3 marzo 2023

Gedi

Da chi è protetta la Corazzata Gedi, l'impero editoriale che accompagna la Schlein nella guerra contro la Meloni? Trascina anche le piccole imbarcazioni della propaganda locale in una operazione che può essere fatale per i giornali del Pd. La consuetudine è sempre quella di un giornalismo sdraiato sul potente di turno, al nemico comunista veniva lasciata l'Unità e Rai3. Già diventata la casa della 4 cittadinanze. L'arrivo dei grillini ha smanato il manuale Cencelli dell'informazione. Pensate a quanti cambiamenti hanno esibito in soli dieci anni. La resistenza e collocazione violenta del Gruppo Agnellare, dotato della migliore cittadinanza fiscale, è forte, troppo offensiva, per avere dei padrini italiani. Anche questa è propaganda padronale. Avessero difeso così le (poche) ragioni della mia Juve. Siamo in un contesto bellico mondiale. L'ipocrisia di non considerare in guerra chi l'alimenta è penosa. Se la mandria democratica, con i battaglioni grillini, vince sul tema dell'immigrazione su prenotazione, per i partiti della coalizione è l'inizio della discesa. Fa sorridere la grancassa trasandata, quando assale pesantemente i ministri scelti dal centrodestra, in particolare quelli leghisti. Dimenticano la "qualità" del governo giallorosso, quello dei banchi che rotolavano e la giustizia con la musica DJ. La Elly non ha ancora ricordato il "valore" di Draghi. Potrebbe essere l'indizio per conoscere il vero sponsor. Non è una Banca per quanto Mondiale, siamo ben oltre. L'Italia sta diventando l'ingranaggio debole del giochino europeo. L'America, ha sempre osteggiato la nascita prodiana. La percettibile debolezza di Biden, il probabile ritorno di Trump, sono elementi, per considerare la nostra penisola come una fortezza da proteggere. La Schlein è un finto personaggio dell'antagonismo. Una Greta più moderna e credibile per i cocali radical chic. Quando cesserà la parodia, della rivoluzionaria, allora vedremo chi si erge alle spalle. Se barcolla, avete capito. 
massimo lugaresi