Programma cult della Rai, il più longevo. Lo conduce il "logorroico" Flavio Insinna. I concorrenti sono pallide controfigure dell'esasperante eloquio del presentatore. Ho letto il suo curriculum, denso di interessi da Nazareno della Rai. Voglio però parlare della fallimentare eredità lasciata da Draghi. Parlo del Pnnr, il piano europeo che sembrava fatto per la sua nomina, imposta dai controllori del nostro debito. Non si fidavano del (loro) Pd. Banchiere extra lusso, categoria che riserva spesso brutte sorprese. A Biden non hanno ancora fatto capire, cosa rischia il sistema americano, quello delle sanzioni che dovevano rovinare la Russia. In Germania, Svizzera ed America, la banche d'affari rischiano il default. Il nostro (mostruoso) debito è la copertura migliore. Aspettiamo gli eventi come i ripetuti sbarchi dalla Tunisia. Converrebbe instaurare una linea ufficiale di trasbordo, costa meno e rende inutile il lavoro della solidarietà da sbarco. Decine di natanti, provvisti di motori già rottamati e scafisti introvabili, vengono "salvati" e soprattutto "trovati" lungo la costa dei mille chilometri. Tutta la stampa usa il termine salvifico imposto dalla solidarietà complice. Gli scafisti, organizzatori on line del traffico umano, non vengono (quasi) mai trovati. Ve la siete chiesta la ragione? Dopo ogni tragedia ci sentiamo più colpevoli ed allora lenite profughi a me venire. A Cutro invece hanno trovato gli scafisti ancora vivi a dimostrazione che avevano compiuto un errore nella rotta. I governi precedenti erano correi, questo viene bersagliato perchè fa (tenta) il contrario. L'unione europea lascia fare, l'Italia è la penisola nata per il porto sicuro. Il Pnrr, un deliberato che imprigiona i paesi con forte debito (noi) è stato il leit motive della gestione draghiana. I ritardi sono addebitali alla sua regia, con l'aiuto, indispensabile di qualche governatore del mezzogiorno. Sempre quelli. Ci tengono per il debito. Eppure ha fatto più, in pochi mesi, il governo a trazione Giorgia, di quelli ventennali marcati pd. Alla propaganda sono rimaste le belle foto delle tette&culi di Dagospia. I Bonaccini's sembrano risvegliarsi. La volutamente trasandata non è riuscita nemmeno a nominare i suoi capigruppo, mentre secondo l'intelligence di Repubblica, il fuoco cova sotto le "ceneri" della Meloni. Questa volta Biden l'ha fatta grossa.
massimo lugaresi