martedì 28 marzo 2023

Lo Stadio

A Rimini puoi definirla opera postfascista, ospitante Vasco e qualche volta (male) il migliore calcio cittadino. Questa è la percezione che il tifo riminese, sembra mostrare. Spinto dai post, sempre gradevoli di Lucio Paesani, amico di sventura elettorale, contro il muro piddino, allora granitico, ma ineguagliabile imprenditore della Rimini che piace, mi getto nel falò delle proposte, dotato di qualche esperienza calcistica nella squadra del cuore, ma soprattutto una (quasi) eterna pratica amministrativa, definibile politica. Tutti pensano, giustamente, di conoscere il tema, soprattutto i martiri delle curve cittadine. Il tifo li rende spettatori e perfetti visualizzatori dei mali strutturali. Lo stadio fa schifo ed è perfino pericoloso. Sono un reduce dell'Heysel. Arrivo alla domanda che molti si fanno e spesso hanno consegnato ai tanti sindaci succeduti, gestori del bene ed unici interlocutori credibili. Perchè il Romeo Neri è l'impianto sportivo più fatiscente della città? Le piscine Conad percorrono chilometri ed approdano nel mezzo di un bene pubblico, definito green, al costo di 10 milioni e qualche spicciolo, per rendere più gradevole l'impatto (acquatico) con la grande distribuzione? Per lo stadio niente o briciole, solo se arriva il cantante, nemmeno misterioso, gradito da tutta la sinistra, anche quella astemia dal voto. Allora cade l'alibi. Se volessimo fare le pulci al 105 Stadium, costruito in cambio di un immenso comprensorio di case, che ne valevano altri due, con il resto di uno, la vittoria del tifo sarebbe sicura. Verrà espletato anche l'ennesimo tentativo di costruire lo Stadio alla Gaiofana, dopo quelli falliti ad opera di un assessore che aveva una contraddizione evidente con lo sport per tutti? La location non mi ha mai convinto. Sono per la sistemazione del Romeo Neri. Potr
ebbe anche dare "un senso" al Trc che un senso non ce l'ha. Si allunga dopo un semplice sospiro infastidito di Cagnoni. Ci sono spazi e parcheggi, rimane al centro della città. Può diventare un pregio. Tutti i sindaci appena eletti si presentavano con la sciarpa biancorossa, dimenticandola nel cassetto della memoria. Il presidente che è andato più vicino alla realizzazione dello stadio è stato Bellavista, spinto dalle felici esibizioni della squadra. Ci siamo scontrati sulle dimensioni del complesso vagheggiato. Era un concambio con edilizia residenziale, allora preziosa. Ci sono stati colleghi e partiti che erano disposti a coprirlo di..mattoni. Come accadde anche per la Questura, altra opera fallita, tante chiacchiere per niente. Se il Comune decidesse la riqualificazione del Romeo Neri e le tante strutture collegate, credo sarebbe più comprensibile e giustificabile di certi lungomari. La pista d'atletica collide con il calcio, non rovinate però un altro giardino. 
Foto: Ero in campo con la maglia biancorossa e "Ciccio" Santarini 
massimo lugaresi