lunedì 20 marzo 2023

Il Ponte di Messina

No il Ponte No. Sono passati anni di inutili discussioni ed un progetto pronto. Il Ponte di Messina costa molto denaro, ma riesce finalmente a coniugare due realtà del nostro peninsulare paese. Non può essere però la vittoria di Salvini. L'intero partito democratico, piuttosto variegato anche nelle mutandine, si trova in perfetta sintonia nel respingerlo. Cosa rimane agli occupanti del Nazareno? Una fashion da miliardaria, fintamente trasandata, naturalmente antipatica? Il Riformista "spara" previsioni auguranti sul futuro del Pd nella versione 3 cittadinanze. Facile trovare chi inventa sogni casalinghi. Una vostra specialità. Il bottino della traversata, finita tragicamente a Cutro, sembra sia di un milione di dollari. Non si trovano e nessuno dei quattro/cinque scafisti sa dove sono finiti. Avete capito che fiorente industria hanno creato? Otto/nove mila dollari a persona. Noi apriamo i porti in nome di una solidarietà rubata. Avremo altre notizie inquietanti. La crisi bancaria e la prevedibile bolla immobiliare, ci consegnano uno scenario conosciuto. Una delle ragioni per cui hanno deciso di arrestare Trump. Sarebbe troppa facile la sua vittoria. Ai piddini fa comodo distrarre l'attenzione (scarsa) dei simpatizzanti ed indirizzarla sul fantomatico ponte, promesso dal Berlusca, procuratore anche della Pascale. Landini ha minacciato uno sciopero dei pensionati. Dove la mettiamo la riforma presidenzialista, che permetterebbe alla Giorgia il passaggio (sicuro) al Quirinale, ormai l'ultima sponda del partito democratico? Il Pd dopo avere "succhiato" voti e personaggi alla cristiana democrazia, si traveste nell'espressione più respingente dell'antagonismo. Dividono, con i compagni grillini, gli eredi del comunismo, fino a rasentare il filoputinismo. Confusione sotto il cielo di Repubblica. Il dito della Schlein è sempre puntato su qualcosa che assomiglia alla Meloni. Ditele di stare alla larga. Anche Gnassi si mangiava tre (attuali) compagni al giorno e Cagnoni comanda più di prima. La mia Juve ha vinto e quasi convinto, ma 5 minuti di Var non sono bastati per interrompere gli (ultimi) piagnistei di Inzaghi. Ritornano gli ultrà, sempre quelli, c'è sempre una ragione, per i corsi e ricorsi all'italiana. 
massimo lugaresi