venerdì 10 marzo 2023

Mezzogiorno di Fuoco

Cosa nascondeva la decisione della Meloni di convocare a Cutro un Consiglio dei Ministri? Per rispondere, democraticamente, occorre abbeverarsi alla propaganda piddina dei giornaloni torino-milanesi con qualche aiuto dai Resti e Nazioni locali. Il premier viaggiatore, con una "doppia mossa" vuole depotenziare Piantedosi suo ministro, nello stesso tempo, rispedire al mittente Salvini, i Decreti Sicurezza. Non è finita la risacca di bugie nei confronti dei (veri) nemici della sinistra, quasi extra. Arriva dagli sponsor della 3 cittadinanze, istruttori del volo contro il muro. La coalizione, secondo la nostra propaganda, ferma a Bakhmut, mostra una coesione da Pd. Il decreto che ha approvato (all'unanimità) il Cdm contiene come novità il reato di "strage in mare". Nel dubbio si aumentano le pene. La giustizia (gioiello) sistemerà tutto in breve. Gli imputati dovrebbero sempre professarsi juventini. Le scorciatoie della versione sportiva sono da manuale delle aberrazioni. Il fine, giustifica il mezzo. Fermeranno gli sbarchi ed impauriranno gli scafisti? La commedia del tifo piddino diventa esilarante. La "crème " del giornalismo italiano, appoggia e protegge una campagna diffamatoria che non ha precedenti. In nessun paese sarebbe permessa una recita simile. Accuse alla Guardia Costiera e di Finanza senza riscontri. Dopo avere omaggiato gli Emirati, empre meno di Zelensky, il Premier ha il dovere di difendere ministri e funzionari dello stato. Il Pd si è gettato nelle mani del peggiore antagonismo. Conoscono, solo l'uso del potere, trasformato in regime. La donna venuta dalla luna svizzero-americana con un atterraggio velocissimo nella elite bolognese, zeppa di prodiane sardine, costringe la vecchia forza popolare alla rapida trasformazione: una rappresentanza minoritaria, ma radical chic. I "benedetti" dalle poltrone di Hera, applaudono convinti. Dall'Unità a Capalbio. Quando si pronuncerà anche Indino, la metamorfosi è finita. 
massimo lugaresi