mercoledì 1 marzo 2023

I Belati di Repubblica

Repubblica uno dei giornali della scuderia Gedi, società quotata in borsa, come la mia Juve, emette gli ultimi "belati" agnellari. Finiti i presunti leader del Pd, è arrivato il miracolo della 4 cittadinanze che ha superato, con il traino grillino, l'ultimo dei funzionari del partitone. Bonaccini è rimasto indietro nel tempo, ha usato Draghi nella fallimentare campagna contro lo chic che avanzava, in particolare a Milano. Lo ha spacciato ancora per il politico più amato dagli italiani. L'avversaria era due generi avanti. Ho letto il titolo dove annuncia che "gli italiani" preferiscono ancora Mario, rispetto alla casalinga. Balle colossali, come quelle che hanno pubblicato per la sinistra democratica e la guerra su procura occidentale. Avrete un gran daffare per convincere i cittadini che la Elly è miracolosa e finalmente ha "occupato" il Pd. Il giornale degli Agnelli, antijuventino dalla nascita, sostiene senza prove che Draghi sia più popolare della più amata dagli italiani. L'unico giornale che ha il coraggio disperato di uscire con queste panzane, non dissimili da quelle che per anni, ci ha raccontato sul Pd e naturalmente sulla guerra procurata da Biden. A proposito si intensificano marce ed iniziative per una pace che gli americani non vogliono. Per loro sarebbe l'ennesima sconfitta. Già le possibiltà di un ritorno di Trump sono tante e la candidatura di Biden le rafforza. Segnale della debolezza politica del paese, incapace di trovare soluzioni più digeribili. Anche loro usano forza e paura nucleare. Mi permetto un consiglio a Dagostino: ho visto che sta ritornando alle tette&culi, il menù che ha reso famoso il blog, era il prodotto migliore, in attesa di trovare una sembianza democratica e definirla, a naso, di sinistra. Adesso è fatta. L'opposizione è il luogo più complicato per la politica, soprattutto per un partito nato nella provetta del potere. Con pochi voti ha sempre governato. La prossima Sanremo, presentata dalla Elly, vestita da Amadeus o il contrario, sarà l'apoteosi di un partito fortemente truccato, come pretende la classe operaia. Manca la certezza della Ferragni. Vietato l'ingresso ai pochi etero rimasti. 
massimo lugaresi