venerdì 3 marzo 2023

Prevedibile Futuro


Dopo l'uragano Elly, non previsto, ma originato dalle furbizie (?) grilline, la propaganda ancora definibile piddina, prima di scindersi nelle naturali correnti, cerca di limitare i danni. Sta perdendo con Biden anche la guerra su procura. La Nato freme e pencola tra l'intervento trascinante anche gli americani e una verità che diventa sempre più difficile da camuffare. Putin, miracolosamente sano, sembra avere il pallino nelle mani, nonostante le perdite dichiarate dalle intellingence nemiche. Zelinsky sta ultimando una "purga" violenta attorno a se, per ragioni naturalmente secretate. La visione di un popolo stretto attorno all'ex comico che ha interpretato stupendamente la parte assegnata dal regista Biden, deve continuare. Gli americani, in particolare quelli democratici, non possono perdere anche questo conflitto, su procura. Significa una fuga dal Campidoglio. Cosa succederà invece al posto del Pd? La presunta vincitrice con i grillini di sostegno, non ha la vera maggioranza nel partito. Dipende come si posizioneranno le correnti. Essere all'opposizione concede tempo per le riflessioni. Le regioni ancora in mano piddina sono poche e più vicine a Bonaccini. Qualcuno vede il futuro Pd come una sbiadita copiatura dei Ds. Allora fecero malamente il cammino inverso, fondendosi con i resti della Dc. Il genere Schlein allontana, respinge l'ipotesi. I primi ad abbandonare la nave sono stati i vecchi democristiani. Antichi fiutatori del vento, con la pioggia di figurine indigeribili per le parrocchie di sostegno. Sono curioso di vedere cosa succede a Rimini. I protagonisti della vittoria locale, Gnassi e Sadegholvaad e gli immancabili bagnini, sembra siano non contaminabili dalla nuova corrente di pensiero e pailettes. Il potere locale è ancora un buon digestivo per ingoiare l'ennesima sconfitta. Pesa il giudizio dei liberi cittadini. Quello che ho sentito, è inappellabile, come direbbe, coi puntini, il mio "ossessionante" Biagini. 
PS Tranquilli lui è sempre dalla giusta parte. 
massimo lugaresi