sabato 20 novembre 2010

Città Soprana

Molto bello il nuovo Blog di Marino Bonizzato, l'intelligente ironia produce più risultati  delle pesanti espressioni che noi usiamo contro Ravaioli&Eredi. La previsione che vien fatta, forse per difetto, sarà di una quindicina di liste che si presenteranno alle prossime elezioni comunali, Palazzo Garampi con debiti annessi, verrà espugnato per un pugno di voti. Se i cittadini non fossero avviliti da una crisi che sta segnando il nostro territorio o delusi dallo spettacolo romano, forse potrebbero nutrire fondate speranze in un futuro migliore, l'impressione che la politica riminese non abbia ancora toccato il fondo di competenza è molto quotata. Partiamo per una volta dall'opposizione che è maggioranza numerica da almeno cinque anni, sanno contare, il problema è che sono compromessi, anche per colpa di 50 anni di assoluto dominio culturale ed economico della sinistra. Si sono rifugiati ed adagiati negli angoli concessi: sociale, scolastico, eventi...poi sono arrivati i mattoni che hanno cementato l'alleanza. Dietro alle folli prese di posizione di alcuni rappresentanti autorevoli di questa corrente di pensiero pidiellina esiste l'intreccio societario che avvolge tutti nel medesimo abbraccio mortale. Cagnoni, con Errani gran protettore è la mano operativa del giochino, nessuno avrebbe saputo gestire meglio il potere consociativo, poteva essere una strategia vincente come Sindaco, tra lui e l'attuale esiste una differenza in campo paragonabile a quella tra Messi e Diamanti, pur scegliendo un buon giocatore rispetto ad un cattivo Sindaco. Il pianto ed il lutto orale che avvolge il partito mai sceso dal predellino, mostra miscugli scandalosi, l'impossibilità di riuscire ad esprimere un candidato decente non è solo dettata dall'assenza di personaggi credibili, ne esistono numerosi, ma dalla dimostrazione di essere ancora legati al patto regionale contratto. L'impressione è che l'uomo al comando a Rimini cerchi disperatamente un candidato civico per non avvantaggiare nessuna corrente interna, più perdente è meglio è. La Lega è fuori, si muove autonomamente, ha fatto più un forlivese come Pini dei tanti riminesi iscritti nelle società Fiera/Palas. Devono inventare un apparato locale inesistente, esiste una sproporzione enorme tra la forza elettorale e la capacità d'usarla. I piloni traballanti in attesa di sanatoria dovevano essere l'occasione per demolire il Palazzo del Potere, gli altri sono crollati sotto il peso di Tremonti e Draghi, ci piacerebbe sapere con quali soldi ricapitalizzerà la Carim, con i risparmi del Teatro e Fossato?