martedì 2 novembre 2010

La Sindrome

Trenta veri camerieri si sono arrabbiati per essere stati paragonati a Gnassi da Pizzolante, l'unico socialista nel quale riponevano fiducia. E' finita alla riminese l'ennesima querelle sul niente o sui presunti lavori sostenuti dal quarantaduenne ragazzo della via Saffi. L'inizio di questa avvilente campagna elettorale è da brividi morali, Fabio Pazzaglia, l'unico candidato da difendere ed offrire per tentare una risalita morale, viene osteggiato, perfino deriso, costretto a rinunciare, sarebbero da commissariare come Banchieri se esistesse il Partito. Le primarie si svolgono all'interno dell'apparato, il calo drammatico degli iscritti è tale da non rendere legittima la prassi, nel Comune di Viserba, vicino ai ventimila abitanti non superano le 40 unità, con questi dati che senso ha stabilire una selezione, era più seria un'indicazione secca, vince sicuramente chi ha in mano rapporti, leve, patti e chiamami cna. Si sta svolgendo un concorso truccato, si sono messi d'accordo in Tre, vincono alla grande, i perdenti alla fine possono sempre chiedere un Poltrona di Ristoro. Chiudere i nostri articoli rimpiangendo la mancanza di una opposizione è stufante quanto avvilente, l'alternativa si costruisce giorno dopo giorno, il dilemma tra il non votare o consegnare la speranza a qualche movimento pieno di stelle o magistrati, ci costringerà a diventare Padani. Focchi era il migliore, Moretti e la Gemmani possono servire la tavola del ribaltone in modo esemplare, discorsi inutili se hanno la Sindrome del Perdente.