mercoledì 17 novembre 2010

Tristezza

Che Tristezza un partito nelle mani di Gobbi, come affidare un glorioso esercito ad un caporale. Mostra pericolosi limiti nella  capacità di costruire alleanze e strategie, ha ammesso pubblicamente che l'unico accordo fatto è con una nuova sigla della quale qualcuno sentiva un disperato bisogno, i Socialisti di Boselli, un assurdo personale e politico. Da quello che ancora percepiamo, ci risulta che il nuovo direttivo politico del Psi non sia in linea con la famiglia Casadei, stiamo parlando di quattro voti in più o meno. Scontato per il caporal Gobbi affidarsi alle evoluzioni nazionali, che dovranno riproporsi in ambito locale, con le usuali imposizioni di Errani, compresa una eventuale alleanza con il Sel di Pazzaglia nello scontato ballottaggio. Un partito distrutto, il peccato originale risiede nel patto scellerato costruito attorno all'Amministrazione di Rimini, icona del disastro annunciato. Ovvio che i partiti alleati vogliano prendere le distanze, impresa impossibile con un presente chiamato Gnassi e con Arlotti disturbatore contro Fabbri, figlio legittimo e complice, due gambe perfettamente riconducibili al corpo del reato. La questione non è solo tattica, personaggi che pietiscono riunioni di maggioranza quando si trovano nei casini contabili e scaricano sui dirigenti evidenti colpe politiche, pur percependo indennità cospicue. Sono il frutto della cultura del cosa conviene, non di cosa sia giusto, rispondono con offensivi cartelloni pubblicitari ai bisogni e speranze di una Città, abbiamo visto da oltre due mesi torme di body guard che badano Piloni in attesa di sanatoria, un'opposizione normale avrebbe già occupato il cantiere, hanno paura di trovare Piacenti?