venerdì 19 novembre 2010

Dibattito

Sul Piano Strutturale consegnato ad uno sceriffo improvvisato urbanista, si è aperto un odioso dibattito mescolato con alto tasso d'ipocrisia. Il lavoro non era difficile, passato un anno dall'incarico è già pronto, si doveva però permettere il tragitto delle 72 varianti prima d'ingessare il territorio, le vacche nei comparti privilegiati dovevano scappare dalla stalla di via Rosaspina, si vuole forse garantire ai fortunati vincitori della lotteria  anche il vantaggio di un'offerta ridotta, in un mercato asfittico? Parlare di perequazione, dopo avere aumentato in ottanta comparti la capacità edificatoria, sembra una barzelletta, adottare un Piano Strutturale che non prevede un organico approccio sui grandi servizi a cui dovrebbe fare primario riferimento, partendo da un ipotetico tracciato per il trasferimento della ferrovia, sembra altra assurdità. Rimodulare il sistema usando innovazione autentica come la realizzazione di parchi lungo il marecchia o nella zona nord a monte della ferrovia o sull'asse della superstrada di S.Marino, sono forse inutili cazzate, meglio continuare la politica del capannone e del condominio? Qualcuno vuol spiegare cosa si vuol fare della marina, da una parte si predica che non si può aggiungere un mattone, poi approvano progetti di grattacieli e torri da 300 appartamenti. Ognuna di queste domande elementari che rappresentano una misera percentuale di quelle da porre, meriterebbe un dibattito, la fretta d'approvare il Psc deriva dalla coscienza di avere prodotto mattoni per alcuni e debiti per tutti, a pochi mesi dal salutare sgombero di Palazzo Garampi (non dimenticate la Direttrice) tentare una furbesca purificazione e presentarsi nella nuova veste agli elettori. Caro Fabio Pazzaglia ci affidiamo a te per tenere a bada elettoralmente i furbetti democrat, adesso li conosci bene dopo un lungo periodo di credulona frequentazione, non dire che ti sei già messo d'accordo perchè lo vuole Giovagnoli. 


P.S.
Il Piano Neve è stato approvato