venerdì 5 novembre 2010

Votavo come Voi

Rimini assomiglia sempre più ad una casa diroccata, circondata da tanti fenomeni politici, rigorosamente in giacca e cravatta, qualcuno si preoccupa delle piastrelle del bagno, altri delle essenze in giardino, uno cura la camera da letto, Ermeti la piscina, con il pragmatico che pensa alle scope per pulire attorno a casa. Se arriva uno sfigato normale e chiede che tipo di fabbricato strategico si pensa di costruire, per quale uso e con quali risorse, diventa un sabotatore, se ha il coraggio di replicare che questo andazzo dura da vent'anni, allora Gobbi lo stoppa accusandolo di volere proprio litigare. Nella realtà non c'è una proposta organica, una macchina comunale distrutta, debiti per centinaia di milioni, problemi strutturali enormi a partire da fogne e strade, nessun progetto serio nei cassetti, un sistema d'imprese vicino al tracollo, la caricatura della cultura. Nelle banlieues a nord si alzano fogheracce di macchine, segnale di malessere e del definitivo cambio antropologico, i giornali non chiedono notizie allo Sceriffo, ma al rivale democrat, un pedalatore amato, sempre presente, con ottime probabilità di chiamarsi Morolli. La situazione non porta consenso, continuano a raccontare cazzate e preoccuparsi dei posticini, sono convinto che chiunque vinca le primarie della piadina, la brucerà poco dopo.


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