mercoledì 11 settembre 2019

Gli Alberi del Sindaco





Sono un attento lettore della stampa radical chic. La sottile vena masochista costringe alla lettura poi mi spinge a scrivere l'esatto contrario. E' il momento del funerale (politico) di Salvini e non solo. La Lega è tornata ai fasti di Maroni ed anche il truce Capitano che insulta le povere miliardarie corre il rischio di essere esonerato come Montella. Hanno preparato il predestinato. Giorgetti, debitore di Salvini, viene indicato come il successore al trono della Padania. Si cari lettori, la Lega ha ristretto i confini, come i ragazzi nel famoso film. Ritorna mestamente al Nord. Il trionfo giallorosso è una festa sudista. Sono in trepidante attesa della terza legge assistenziale. Tanto paga l'Europa. Sembrano tifosi interisti. Sognano il sorpasso. Avete capito qual'è il leit motive secondo le ancelle del nuovo regime? Non sono diverse dalle altre. Repubblica ed il giornaletto di Travaglio fanno scuola. Quelli leggermente più seri, devono vendere nelle regioni senza anello al naso ed escono più prudenti. Vogliono farci credere che la crisi sia stata uno sbaglio di Salvini. Sono sempre più convinto che il governo gialloverde sia stato un grande errore strategico. Il senno di poi o quello che critica il gioco delle carte da sopra? Certo, ma non prendeteci in giro con le ricostruzioni. Tutte le stragi o i grandi delitti ogni tanto hanno dei sussulti investigativi. Lasciate perdere, sono state commesse dai professionisti del crimine politico. Nel nostro insignificante puntino sull'Adriatico non sappiamo ancora se dilapidare 60 milioni sia un reato. A me basterebbe signor sindaco, dopo avere terminato la strage di alberi, che lei rifondesse quello che ho speso per tutelarmi (da solo) dall'infamante accusa, in combutta con altri, di avere costruito una scuola alle Celle.
PS Donaldone è diventato l'eroe della nuova Dc al governo?
m.lugaresi