lunedì 30 settembre 2019

Ultimo Giro

L'uscita minacciata, poi sbandierata di Renzi dal suo Pd ha consentito ai giornali di casa e televisioni amiche di fingere stupore e (uno) perfino sdegno. Hanno provato a regalre una patina di nobiltà all'assalto delle poltrone, scomodando storia e diritto. Una furbata riuscita benissimo. La risposta è arrivata subito, con l'indagine alla cassaforte della Leopolda. Per essere brutali occorre dire che nel caso fossimo andati al voto, Matteo Renzi si trasformava nel signore e signora nessuno. La stessa rielezione in parlamento sarebbe stata incerta, come quella della Franchini. Si muovono dentro il governo con i consuntivi elettorali del passato. Ai quaranta parlamentari, maratoneti del cambio della casacca, si aggiungeranno a comando altri disponibili a tutto. Il primo favore lo ha fatto al Cavaliere, lui è sempre stato riconoscente. Logico sia in prima fila a promuovere un governicchio con i "falliti" per antonomasia. Lasciate perdere le volgari "leccate" concesse dal fiuto canino. Una operazione confezionata dal cinismo del potere. Lotta contro il tempo alle spalle del personaggio conosciuto solo dal Vaticano. Potrà sempre andare a prestare servizio da Macron. La prova è andata bene, secondo Brigitte. Occorreva bruciare i tempi anche per l'età del Banana. Un porto sicuro, dove Renzi ha sempre attraccato in caso di pericolo. Il 40% ha rappresentato dopo il "fanculo" di Grillo la più grande delusione per l'elettorato. In tanti avevano creduto e sperato nella rottamazione e nel rinnovamento della politica. Due delusioni, trasformate rapidamente nel governo per fare cassa con l'iva. Un'altra, forse l'ultima occasione della loro vita. Ha sostituito nemici con gli amici gigliati però magici. Il salotto di sinistra aveva goduto con lui di momenti meravigliosi. Le ong facevano affari pescando a volontà nel mare magnum dei falsi migranti su prenotazione. La chiesa in odore di recessione anche finanziaria aveva creduto nel miracolo della moltiplicazione perpetua. Do ut des. E' arrivato Salvini a scompigliare il mazzo. Sebbene fosse armato di una catenina ha subito processi sommari. Mi viene in mente cosa ha raccontato Biagini. Certo che fare salire un figlio sulla moto d'acqua è ipotesi di reato, come Tecnopolo e Aeradria. 
PS Al Banana contestano ancora dopo 20 anni tutte le stragi mafiose sulla base dei ricordi di un pentito che aveva parlato con un altro.. pentito. A Riccione hanno fatto il pieno con..Salvini.