martedì 17 settembre 2019

Il Piave

Mi stavo godendo i caldi raggi del sole settembrino in giardino con la schiena appoggiata al muro della canonica, e assaporavo un buon sigaro toscano. Tanto per ingannare il tempo, leggevo una di quelle cose che hanno sostituito i giornali, cioè una considerazione che circolava su Rimini 2.0. In un’intervista su un quotidiano nazionale il Vespone, tenutario della terza Camera del nostro strano e povero Paese, riportava: “Lo snodo regionale quale disastro irreparabile in Emilia e in Romagna. Oggi una sconfitta in questa regione equivarrebbe allo sfondamento austriaco del Piave: un disastro irreparabile”. Già una volta avevo suonato il Piave al compagno Peppone, quando aveva esagerato in un comizio nella piazza di Brescello. Altri tempi ed altri compagni che si confrontavano a viso aperto con la vecchia DC, nelle cui scuderie abbondavano “cavalli di razza”, mentre ora bisogna accontentarsi di “sfiatati bardotti” rappresentati da Casini, Franceschini, Gentiloni, Renzi… Poveri noi!!! Ora è il tempo di suonare il Piave anche ai neoKompagnucci della parrocchietta: Bornaccini di sinistra proprio non ha nulla, appartiene a quella pletora di Kompagni tipo il nostro Niassi XIV lo Splendente, Signore nudo e crudo del borgo di Tiberio, tipo Tutankagnon, faraone della Fiera, tipo zio Melucci, artefice del TRC… con tutti i miracoli (miracolati) che girano loro intorno, che a sinistra tengono solo il cuore “forse”, ma il portafoglio ben stretto a destra in una tasca ben chiusa. Ora, dire che se cadono l’Emilia e la Romagna equivarrebbe allo sfondamento degli Austriaci sul Piave, mi sembra un paragone alquanto forzato ed azzardato. Si commette un errore di fondo: sul Piave hanno resistito gli Italiani che si sono opposti al “barbaro nemico austro – tedesco”. Il PD e i neoaggregati Pentastelluti, guidati “apparentemente” dal curiale “Monti – Conte 2 la vendetta”, sono sempre stati dalla parte dei Tedeschi e non dalla parte degli Italiani. Sulla linea di ultima resistenza del Piave sono schierate quelle forze che hanno denunciato il patto scellerato per svendere il nostro Paese, i nostri giovani e il nostro futuro alla politica franco – tedesca, che in Italia fa shopping di aziende ed intelligenze pagandole due lire. Ora il “Re è nudo” e anche Forza Italia deve uscire dall’ambiguità di Taiani. I porti sono aperti e la carità pelosa può ricominciare ad accogliere i “muscolosi rifugiati” scampati ai campi di sterminio libici. Forse il “Conte 2” non andrà come sperato e come cento anni fa gli Italiani, disincantati e liberi, fermeranno le orde PENTA-PD-CURIAL BARBARICHE e il Piave ri – comincerà a mormorare: “Non passa lo straniero franco – tedesco e nemmeno la politica di questo sciagurato governo”. W l’Italia, W la Repubblica!!!!
 Don Camillo