venerdì 27 settembre 2019

Nudo ??

Il Principe è nudo? Ci sono apparizioni peggiori. L'interrogativo me lo sono posto leggendo due pagine (sic!) del Resto del Carlino, Il giornalista, partendo dall'ultimo  abuso edilizio trovato dopo anni (?) di caccia alle streghe non condonate, ha aperto una riflessione condivisibile sulle contestazioni nelle aree circostanti la Ruota, simbolo stagionale del Porto. Detta a modo mio, la testata in edizione riminese, ha tentato un confronto tra l'azione del sindaco, dipinto come "sceriffo" impostata sulla dura lex e il danno economico di queste azioni, Inserendo giustamente anche la vetustà degli abusi. Concordo, supportato da qualche conoscenza del Prodotto Rimini. Informo il giornale che vi sono tante (tante) altre aziende della zona, oltre a quelle citate, che hanno contenziosi edilizi latenti, Si rischia di aprire un buco nero in una città che è una gruviera. Non a caso però nella straboccante propaganda la conclusione viene lasciata all'assessora Frisoni. Stessa corrente della Petitti, promette inizi lavori a giorni. Un virus sindacale. Spero che l'approccio giornalistico non sia per dovere politico, nel caso informo che le zone citate imprudentemente dall'assessora non c'entrano con le aree trattate, Sembra più preparata sul Metromare di Santi. Andrebbe affiancato un contenuto ai teorici interventi, sempre non siano panchine. Nel caso si pensi a cose serie, sarebbe utile aggiungere quali sono gli strumenti urbanistici di riferimento, i relativi progetti esecutivi, modalità d'appalto, soggetti esecutori ed apposite convenzioni. L'altro metodo costringe a conferenze infuocate. Sul Triangolone dire che siamo in alto mare è ottimismo sprecato. Non esiste progetto nè strategia. Anche su questa area sono aperti numerosi contenziosi relativi agli atti di trasferimento dallo Stato al Comune. Realizzati mediante un atto giuridico anomalo. Parlare di vendita subordinata ad un affitto annuale permanente, costringe gli esperti di diritto riminese ad affermare che assomiglia troppo.. ad un affitto, con tutto ciò che consegue. Sono certo che Il Carlino continuerà la linea gnassiana, corroborata dall'ingresso nel governo di una mandria dispersa. Spero voglia continuare l'indagine ed interrogare i concessionari su questioni sostanziali: 1) riconoscimento del contratto come atto ordinario, con  una proroga automatica per gli esericizi commerciali di almeno sei anni 2) contestazioni delle metodiche procedurali nel doppio trasferimento (demanio marittimo/patrimonio-patrimonio/comune) 3) su alcuni edifici il comune si riconosce solo come proprietario del terreno, mentre in altri si definisce invece proprietario anche dei fabbricati. Seguendo una vecchia ed inutile consuetudine, chiudo con una proposta. Sono convinto che il punto da cui partire sarebbe la decadenza di questo  impianto giuridico. Nel caso dietro ci vada altro sarei doppiamente felice. Aree ed immobili devono tornare in proprietà alla stato/demanio marittimo, eliminando l'assurda legge dei canoni pertinenziali. Non fate le confusioni assessorili. La questione è grave, ma non riguarda i concessionari demaniali chiamati amichevolmente bagnini di maggioranza. I regali alla categoria sono finiti. Li aspetta il mercato.
PS Il blog curiale, ma affettuoso con il Pd, ha pubblicato la notizia che "vendono" pezzi di spiaggia. 
PS Camporesi ha giurato che se il Carlino avesse pubblicato (integralmente) la sua interrogazione pagava una cena (bugia) a tutta la direzione del blog.