mercoledì 11 dicembre 2019

Giustizia

Da tempo la "giustizia" non si occupava del più importante caso italiano. Chi ironizzava con gli indiani di Arcelor che chiedevano garanzie e perfino scudi penali è stato smentito. Un giudice di Taranto chiude i forni, il problema è risolto. Adesso sono ca..giallorossi. Da Mani Pulite in poi, ci sono stati e ci sono, molti più incriminati rispetto agli accertati colpevoli. L'uso e l'abuso dell'avviso di garanzia come certificato giornalistico di colpevolezza è scandaloso. Chi soffia le notizie ai giornali? Avete presente le retate con decine di arresti per svariati reati, quasi sempre legati a fenomeni mafiosi? L'esito, dopo i normali sei/otto/dieci anni di attesa alla riminese è diverso. Il caso emblematico è quello della Capitale della Mafia. Cercarono in tutti i modi di infilarci dentro anche la Raggi. Il sistema è stato sconfessato, mentre l'arrivo al governo con il Pd ha attenuato l'impatto delle sconcertanti prestazioni dei pochi sindaci grillini. Anche quella sarà una esperienza da dimenticare. In ogni indagine c'è un nome che fa più notizia dei veri peccatori. Il processo, democratico, avviene dopo, molto dopo. Nessuno ricorda più niente. Il Carlino è un maestro dell'oblio. Il Principe fronteggiante ringrazia. I giornali in particolare i due che fanno delle veline lo sport più praticato, ringraziano. Nonostante drammatici cali di vendite e con una previsione terribile per i protetti, per loro l'opinione pubblica è la giuria deputata. La decisione della Cassazione di annullare la misura cautelare dell’interdizione dalla carica di Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano, è l’ennesimo esempio. I piddini colpiti al cuore  della regione famosa per essere (dicono) la migliore, hanno gridato all'innocenza dei presunti colpevoli, ancora fortemente indagati. Sembra che vi sia un "normale" errore tecnico dietro la decisione. Non importa, il caso è socialmente chiuso. Carletti, non è stato prosciolto. Aeradria non è mai esistita.