venerdì 6 dicembre 2019

Le Cambiatrici

Le abitudini: c'è quello che si beve il c.d. "ammazza caffè" dopo il caffè una cosa assurda sia in senso letterale che figurato cosa ti ha fatto il caffè perché vuoi ucciderlo? Nonché: lo hai appena bevuto, perché vuoi "ammazzarne" il sapore? E c'è quello che si fa la pennichella dopo pranzo, quello che la sera fa due passi con il cane, quello... quello che si scaccola e quello che fa la scarpetta e qui siamo nel campo delle "cattive abitudini" e via dicendo potremmo scrivere un trattato in materia. Ma da qualche anno a Rimini circola il mantra "I riminesi devono cambiare abitudini": una cosa assurda, un'espressione assurda che nessuno mai si sognerebbe di pronunciare specie riferito agli abitanti di una città specie riferito a un amministratore il cui compito è amministrare non fare il moralizzatore o il "cambiatore di abitudini". Insomma la Montini, responsabile dell'Ambiente e di Hera per il Comune vorrebbe esempio venire a tirarmi giù dal letto "alzati, pelandrone!" mentre tutti sanno che prima delle 2 del pomeriggio non mi alzo certo direte "ah guardi lei se si espone così poco alla luce solare va in deficit di vitamina D" in quanto d'inverno ci sono poche ore di luce ma è appunto una Abitudine, un "abito" si sarebbe detto in passato, un "habitus" ancor prima e come sanno anche i bimbi le abitudini sono molto, molto, molto difficili da cambiare. Nel caso la Montini ripete appunto come meme questa frase per me inquietante ossia la Montini vorrebbe mandarci tutti in bici come i cinesi che ora girano in Suv nella nebbia da inquinamento delle loro città ed anche in Italia invero, i cinesi degli anni '50, vorrebbe "maoizzarci" tutti, la mattina migliaia di Riminesi freddo della madonna si riversano sotto le caratteristiche piogge autunnali di questa zona si riversano in strade donne vecchi bambini: tutti. E lo ripete di continuo e per questo dico mi inquieta questo asserto "i riminesi devono cambiare abitudini" perché in apparenza si riferisce a mandarci tutti in bici ma teoricamente potrebbe essere inteso, attenzione, in senso più ampio, come qualcosa che le sfuggisse da una dimensione profonda della sua capoccia, a qualcosa che ella auspica non solo nel senso degli spostamenti ma in senso più ampio. Non è la sola: anche l'addetta bici-spostamenti, Sig.ra Frisoni,, anch'ella del Comune incorre, inciampa spesso in questa ermetica espressione e appunto assolutamente fuori luogo perché di cambiatori di abitudini non se n'è mai visti per quanto riguardi gli amministratori è un unicuum riminese e come detto sopra l'espressione essendo riferita all'uso di bici può essere un'incursione diciamo dell'Inconscio per brevità a livello esplicito, per chi vuol capire: l'ultima l'ha detta ieri Montini in relazione ai residenti e commercianti della zona Ponte della Resistenza ove stanno realizzando una pista ciclabile che se ne lamentavano come riporta giornale d'oggi. 
(in foto vedonsi le due cambiatrici di abitudini). 
M.A.