martedì 17 dicembre 2019

La Saraghina

Una crisi inaspettata. La Banca Popolare di Bari fallisce, gli azionisti pagano il conto. Lo spettacolo è conosciuto anche da noi. Non ricordo chi abbia pagato. Viene replicato a nord e sud senza tralasciare il centro dell'Etruria. La Toscana si aggiudica l'onorevole titolo della regione più compromessa. Mps ha dilapidato miliardi, prontamente ripianati da noi. La banca che Fassino desiderava. La Procura si è mossa con una tempestività ammirevole. La notizia dei presunti (?) reati era già apparsa sulle locandine di tutta Italia. Il problema non è la velocità della giustizia, come sempre ..depende. Mi soffermo sulle reazioni suscitate. Intanto il fallimento al sud ha una coreografia diversa da quello nordista. Assistiamo ad una correità quasi generale. Nessuno sapeva. Una grande, la più grande banca, fallisce nel silenzio politico? Alle volte ironizziamo sulle diversità imposte dai meridiani geografici. I cinque stelle nella loro infinita ma sempre stupefacente inutilità, propongono l'unica soluzione che conoscono: paghiamo noi, sotto mentite spoglie. Casalino e Bonafede sono le migliori espressioni. Vale per la cittadinanza, ilva, ponti, alitalia. La ricetta del medico grillino è in fotocopia. Il debito pubblico è riuscito a salire di 47 miliardi in un anno. Due/tre in più non si notano. Stiamo scivolando lentamente nella brexit per forza. Siamo un paese capitalista a giorni alterni. Se le imprese guadagnano molto, pagano le imposte all'estero, se perdono sono nazionalizzate da Gigetto. Ridotti male. L'amico ed avvocato Urbinati ha ragione. Il regime piddino sta raschiando il fondo del barile elettorale. La chiamata alle armi produce i suoi effetti. Precettati medici, meglio primari, portatori di salute e voti, ciellini e bagnini per tutte le stagioni. L'ombra degli ombrelloni è trattabile. Il mare è prosciugato dalle poche sardine che ancora circolavano. Al pari delle gretine climatiche, hanno esaurito il loro compito di figurine d'arredo. La gara sarà dura. Il Pd si gioca tutto. Una volta fuori è finito. Come a Riccione, non sanno interpretare il ruolo dell'oppositore. A dire il vero anche la Lega sembra manifestare alle volte una incomprensibile timidezza ad occupare il potere locale. Una crescita affrettata? Può essere. Salvini è il santino che viene esposto ed usato ovunque. Dovrebbe alle volte guardare come fanno i "nemici". Fellini chiederà i danni d'immagine per abuso. Non ha mai amato questa città. Lo abbiamo adottato a posteriori. Avevamo un Teatro x pochissimi da giustificare, lavori inutili per "desertificare" scientemente il Centro ed un aeroporto che sta lottando per non spegnere le luci. Abbiamo abusato del suo nome. La figura adatta era però quella della..Saraghina.